sabato 03/06/2023 • 06:00
Assegnati dal MEF altri 2,32 miliardi del Fondo opere indifferibili 2023, per interventi previsti dal PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, per fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali e consentire l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori nel periodo tra gennaio e giugno 2023.
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Ulteriori 2,32 miliardi di euro del Fondo opere indifferibili (FOI) 2023, sono stati assegnati dal Ministero dell'economia e delle finanze per gli interventi previsti dal PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari. Ciò, al fine di fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali e, al contempo, di consentire l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 30 giugno 2023. In particolare, il decreto del Ragioniere Generale dello Stato n. 154 del 19 maggio 2023 (prossimo alla pubblicazione sulla G.U.) ripartisce con procedura ordinaria del FOI i seguenti importi: 1,6 miliardi di euro per gli interventi rientranti nel PNRR; 490 milioni di euro per gli interventi del PNC; 230 milioni di euro per gli interventi dei Commissari Straordinari, ex art. 4 DL 32/2019. Il Fondo opere indifferibili Ai fini di una maggiore comprensione di quanto sopra illustrato, occorre, anzitutto, ricordare che, l'art. 7 del DL 76/2020, convertito, con modificazioni, dalla L. 120/2020, al fine di garantire la regolare e tempestiva prosecuzione dei lavori diretti alla realizzazione delle opere pubbliche d'importo pari o superiore alle soglie di cui all'art. 35 del D. Lgs. 50/2016, nei casi di maggiori fabbisogni finanziari dovuti a sopravvenute esigenze motivate nel rispetto della normativa vigente, ovvero per temporanee insufficienti disponibilità finanziarie annuali, ha istituito, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a decorrere dall'anno 2020, il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche. Per fronteggiare l'eccezionale aumento dei materiali da costruzione negli appalti pubblici che rende difficoltoso l'avvio delle gare per nuove opere, però, si è reso necessario un nuovo intervento normativo e, a tal fine, è stato emanato il DL 50/2022 (cd. “Decreto Aiuti”), convertito, con modificazioni, dalla L. 91/2022, il quale ha previsto un meccanismo di adeguamento delle basi d'asta. Nello specifico, l'art. 26, c. 7, del predetto decreto-legge, ha istituito il Fondo per l'avvio delle opere indifferibili, finalizzato a consentire l'avvio, entro il 31 dicembre 2022, delle procedure di affidamento previste dai cronoprogrammi degli interventi. Allo stanziamento iniziale di complessivi 7.500 milioni di euro, sono stati aggiunti ulteriori 1.300 milioni di euro, previsti dall'art. 34 del DL 115/2022, per complessivi 8,8 miliardi di euro dal 2022 al 2027. Il Fondo è iscritto nello stato di previsione del MEF e la procedura è gestita dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, mediante i propri sistemi informativi. Con il successivo DPCM 28 luglio 2022, sono state disciplinate le modalità d'accesso al Fondo per l'avvio delle opere indifferibili. Le risorse sono state assegnate alle stazioni appaltanti con il decreto firmato dal Ragioniere Generale dello Stato il 18 novembre 2022. Il decreto MEF 154/2023 Il citato provvedimento del Ragioniere Generale dello Stato 154/2023, approva gli Allegati 1 e 2, i quali costituiscono parte integrante del medesimo decreto, contenenti rispettivamente, l'elenco degli interventi finanziati con le risorse previste dal PNRR e l'elenco degli interventi ricompresi in altri ambiti, oggetto delle domande d'accesso, i cui dati sono stati validati dalle Amministrazioni statali istanti, per i quali si procede all'assegnazione delle risorse del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili, rispettivamente pari a 1.594.965.930,05 euro e 720.254.060,99 euro. Ai fini dell'assegnazione definitiva delle risorse, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato riscontra sui propri sistemi informativi: l'avvenuta pubblicazione del bando di gara, dell'avviso d'indizione, della trasmissione della lettera d'invito a presentare offerte o dell'avviso di pre-informazione, la contestuale associazione degli stessi ad un CIG perfezionato, individuando, mediante interlocuzioni con le Amministrazioni istanti, gli interventi per i quali non risulta riscontrato tale requisito e, conseguentemente, le risorse finanziarie del Fondo che si rendono disponibili. Sulla base di tale riscontro, si provvederà, con un ulteriore decreto del Ragioniere Generale dello Stato, all'aggiornamento del decreto in commento, nonché all'eventuale assegnazione delle risorse resesi disponibili. L'Allegato 3, costituendo anch'esso parte integrante del decreto in esame, riporta il riepilogo informativo dei totali complessivi di contributi, suddivisi per ambiti d'intervento e per Amministrazione istante. Per quanto concerne l'aggiornamento dei sistemi di monitoraggio, invece, il medesimo provvedimento stabilisce che, entro 5 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'ulteriore decreto che il Ragioniere generale dello Stato dovrà emanare in virtù di quanto sopra descritto, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato provvederà ad aggiornare il quadro dei finanziamenti dei singoli progetti sui sistemi di monitoraggio, con l'indicazione delle risorse assegnate a ciascuno degli interventi indicati negli Allegati 1 e 2 precedentemente menzionati. Le stazioni appaltanti, entro i successivi 10 giorni, saranno tenute ad aggiornare il quadro economico ed il cronoprogramma finanziario, ovvero il cosiddetto “piano dei costi”. Decreto preassegnazione agli enti locali A completamento di tutto quanto sopra esposto si ricorda, altresì, che già il decreto 13 marzo 2023 del MEF, recante “Fondo opere indifferibili 2023. Preassegnazione.”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo 2023, conteneva l'elenco degli interventi previsti dal PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari finanziati con 815.676.177,39 euro del Fondo opere indifferibili 2023, al fine di fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali e consentire il rispetto delle tempistiche previste nei cronoprogrammi delle opere per l'avvio delle procedure di affidamento. In particolare, era stata confermata, per il tramite delle amministrazioni statali finanziatrici o titolari dei programmi, la preassegnazione agli enti locali delle risorse del Fondo opere indifferibili 2023 per un ammontare di: 800.892.538,77 euro per il PNRR; 14.783.638,62 euro per il PNC. ...
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