Non è abusiva la scissione alternativa all’assegnazione

Non costituisce abuso del diritto, né ai fini delle imposte dirette né di quelle indirette, la scissione parziale proporzionale di una partecipazione detenuta da una controllata e attribuita alla propria controllante. Lo ha affermato l'Agenzia delle Entrate nella risposta all'interpello 8 maggio 2023 n. 317. Nel caso esaminato, la società “Zeta” è la capogruppo che detiene partecipazioni nelle società principal (“Alfa”, “Beta”, “Gamma 1”, “Gamma 2” e “Gamma 3”) a cui fanno riferimento distinti marchi o linee di business (Marchio Alfa, Marchio Gamma 1, Marchio Gamma 2, Marchio Gamma 3). Le società principal, a loro volta, partecipano in società che svolgono funzioni legate al marchio o al business (funzioni distributive, di servizi a supporto del business, ecc). Tra le società partecipate, la società “Alfa” detiene una partecipazione nella società “Beta” che, storicamente, ha lavorato per “Alfa” e, nel corso del tempo, ha allargato il proprio perimetro di attività alla produzione e distribuzione di altri marchi (sia appartenenti al gruppo “Zeta” che esterni allo stesso) divenendo in tal modo sempre meno dipendente dal business di “Alfa”. Dal punto di vista gestionale e aziendale avrebbe quindi senso che “Beta” fosse a diretto riporto di “Zeta” e non sotto il controllo mediato da “Alfa”. In considerazione di quanto sopra, nel caso esa...