lunedì 27/03/2023 • 06:00
È stata determinata la percentuale del credito d'imposta effettivamente fruibile, rispetto a quello domandato, riconosciuto in relazione alle spese sostenute per l'attività fisica adattata.
redazione Memento
L'Agenzia delle Entrate riconoscerà un credito d'imposta per le spese sostenute per fruire di attività fisica adattata pari al 97,5838% dell'importo domandato tramite regolare istanza inviata entro lo scorso 15 marzo. La percentuale di effettiva fruizione è stata determinata dal Fisco rapportando l'ammontare delle risorse stanziate (pari a 1,5 milioni di euro) con l'importo complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze presentate dai beneficiari (pari a 1.537.139 euro). Si ricorda che il bonus in questione, introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, è riconosciuto a favore delle persone fisiche che, dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, hanno sostenuto spese documentate per fruire di attività fisica adattata ex art. 2, c. 1, lettera e), D.Lgs. 36/2021. Per attività fisica adattata (AFA) si intendono i programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l'integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le «palestre della salute», al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione. L'istanza per il riconoscimento del credito d'imposta poteva essere presentata all'Agenzia delle entrate, inviando l'apposito modello esclusivamente online, dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023. A seguito della presentazione dell'istanza il Fisco ha rilasciato una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti. La ricevuta è a disposizione del soggetto che ha trasmesso l'istanza, nell'area riservata del sito internet dell'Agenzia delle entrate. Fonte: Provv. AE 24 marzo 2023 n. 94779
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