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lunedì 06/02/2023 • 06:00

Finanziamenti Incentivi alle imprese

Fondo rotativo per il turismo: dal 1° marzo 2023 al via le domande

Il Ministero del Turismo ha comunicato i termini di apertura e chiusura dello sportello per poter accedere ai finanziamenti del Fondo rotativo imprese turistiche. La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del 1° marzo 2023 fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023.

di Paola Sabatino - Dottore commercialista

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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In merito all’incentivo oggetto del presente contributo, sembra doveroso ricordare che, il Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Nello specifico, si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000,00 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale. Si evidenzia che, i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione:

  • le imprese alberghiere;
  • le imprese che esercitano attività agrituristica;
  • le imprese che gestiscono strutture ricettive all'aria aperta;
  • le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
  • gli stabilimenti balneari;
  • i complessi termali;
  • i porti turistici;
  • i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

Tali imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento. Devono avere una stabile organizzazione d’impresa nel territorio nazionale. Devono, altresì, essere in regime di contabilità ordinaria. Ulteriore requisito per poter accedere all’agevolazione, è quello di essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima. Laddove operanti nel settore agricolo o della pesca, le imprese devono adottare un apposito regime di contabilità separata per l’attività da agevolare per tutta la durata di realizzazione del programma e di monitoraggio dello stesso.

Programma di investimento

La dotazione è di 780 milioni di euro, di cui 180 milioni stanziati per il contributo diretto alla spesa e 600 milioni per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti. Si rileva che, l’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000,00 euro e 10 milioni di euro.

In sostanza, sono ammissibili le spese relativi a:

  • interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
  • interventi di riqualificazione antisismica;
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti;
  • interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  • interventi per la digitalizzazione;
  • interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

Le sopra menzionate spese, devono avere determinati requisiti, ossia:

  • essere compatibili con le finalità statutarie dell’impresa proponente;
  • essere organici e funzionali all’attività esercitata dall’impresa proponente;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di incentivo;
  • essere avviati e conclusi rispettivamente entro 6 e 30 mesi dalla data di stipula Contratto di finanziamento.

Come chiarito in precedenza, i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.

Spese ammissibili

Sono ammissibili, al netto dell’IVA, le spese d’investimento necessarie alla realizzazione degli interventi sopra indicati, sostenute direttamente dall’impresa, e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nei seguenti limiti dell’investimento totale ammissibile:

  1. servizi di progettazione relativi alle successive voci di spesa sub b) c) d) e), nella misura massima complessiva del 2 per cento;
  2. suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5 per cento;
  3. fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50 per cento;
  4. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  5. investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.

Tutti i beni mobili acquistati devono essere nuovi di fabbrica e devono essere utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa, direttamente dal Soggetto beneficiario ed esclusivamente sul territorio nazionale.

Incentivi concedibili

Le agevolazioni previste con l’incentivo FRI-TUR possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea. Nello specifico, sono previste due forme di incentivo, ossia:

  • il contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Viene concesso in una percentuale massima del 35 per cento dei costi e delle spese ammissibili;
  • il finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

L’ammortamento è effettuato a rate semestrali, costanti e posticipate con scadenza 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Gli incentivi, ovvero la somma del finanziamento agevolato + il contributo diretto alla spesa, sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal GBER (Regolamento UE 651/2014). Sul punto, si sottolinea che, la somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100 per cento del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

Presentazione della domanda

La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del giorno 1 marzo 2023 alle ore 12:00 del giorno 31 marzo 2023. La domanda deve essere compilata esclusivamente in forma elettronica utilizzando la Procedura informatica messa a disposizione da INVITALIA, accessibile dal sito www.invitalia.it. A partire dal 30 gennaio 2023, è già possibile collegarsi alla piattaforma web di INVITALIA per scaricare la documentazione utile. Per inviare la domanda è necessario:

  • essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE);
  • accedere all’area riservata per compilare online la domanda.

Inoltre, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Al termine della procedura online viene assegnato un protocollo elettronico. Le domande sono esaminate in ordine cronologico di presentazione da parte di INVITALIA.

Da ultimo, si vuole ricordare che, l’agevolazione in esame, non è cumulabile con quelli previsti dall’art. 1 DL 152/2021, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.

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