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mercoledì 25/01/2023 • 06:00

Finanziamenti Entro il 1° febbraio 2023

Enti culturali e creativi: come chiedere i contributi per l’innovazione

Il Ministero della Cultura ha pubblicato l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi a fondo perduto per micro e piccole imprese, ETS e organizzazioni profit e no profit operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale. Le proposte entro e non oltre le ore 18:00 del 1° febbraio 2023.

di Paola Sabatino - Dottore commercialista

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Al fine di favorire l’avanzamento del livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative italiane e renderle competitive a livello internazionale in termini di offerta culturale digitale è stato pubblicato il 20 ottobre 2022, come si ricorda, l’avviso pubblico a supporto della transazione digitale per gli organismi culturali e creativi. Con tale avviso sono stati stanziati complessivamente 155 milioni di euro.

Soggetti destinatari e ambito di attività

Le agevolazioni sono rivolte alle micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020 e che, operano nei settori culturali e creativi in determinati ambiti di intervento, ossia:

  • musica;
  • moda;
  • arti visive;
  • spettacolo;
  • artigianato artistico;
  • audiovisivo e radio;
  • editoria, libri e letteratura;
  • architettura e design;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei).

I requisiti richiesti per i soggetti realizzatori, alla data di presentazione della domanda, sono:

  • essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
  • risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
  • trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
  • avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;
  • non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007.

Progetti e spese ammissibili

Si evidenzia che, i progetti proposti devono avere un valore massimo di euro 100.000,00 al netto di IVA, ove questa non rappresenti un costo per il soggetto realizzatore, e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda. In ogni caso l’IVA dovrà essere tracciata separatamente. La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione.

Gli interventi devono avere i seguenti obiettivi:

  • creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online;
  • diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero;
  • fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali, nuove modalità e nuovi format narrativi;
  • digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione e condivisione;
  • incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Con riguardo alle spese, sono ammissibili quelle sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda. L’investimento deve riguardare sostanzialmente:

  • impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  • servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare;
  • opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile.

In merito a quanto sopra illustrato, si evidenzia che, i beni devono essere nuovi di fabbrica e non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature.

Sono, altresì, ammissibili, le spese di capitale circolante (materie prime, servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa), fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, purché strettamente funzionali al progetto finanziato.

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000,00 ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis. Tali contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche rientranti nella definizione di aiuto di stato.

Presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica su apposita piattaforma online, a partire dalle ore 12.00 del 3 novembre 2022, previa registrazione nell’area riservata del sito di INVITALIA (https://apptocc.invitalia.it) e fino alle ore 18.00 del 1° febbraio 2023. Alla domanda deve essere allegata tutta la documentazione obbligatoria richiesta. La domanda, unitamente a tutti gli allegati, deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante della società.

Alla scadenza del termine di presentazione delle domande, INVITALIA procede alla verifica di ammissibilità formale e alla valutazione di merito delle domande ricevute. Si ricorda che, il contributo in oggetto è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria. A seguito dell’adozione delle graduatorie, i soggetti che rientrano tra quelli ammessi riceveranno, a mezzo PEC, la comunicazione di ammissione da INVITALIA. Il contributo è concesso mediante provvedimento entro trenta giorni dalla data della comunicazione di ammissione, contenente anche le obbligazioni a cui lo stesso soggetto realizzatore è tenuto ad adempiere. L’erogazione del contributo avviene su richiesta del soggetto realizzatore mediante presentazione di Stati Avanzamento Lavori (SAL), al massimo pari a 2, fatta salva la possibilità di anticipazione nella misura non superiore al 10% del totale del contributo concesso.

Si ricorda, altresì, che, la richiesta di erogazione del SAL a saldo deve essere presentata entro massimo 6 mesi dalla data di ultimazione del progetto, fissata in 18 mesi dall’invio della PEC di controfirma del provvedimento di ammissione. Le spese devono essere quietanzate e nella relativa richiesta di erogazione, dovranno essere trasmessi:

  • copia dei titoli di spesa;
  • copia degli strumenti di pagamento;
  • copia dell’estratto del conto corrente riferito al periodo di riferimento da cui si evincano i relativi pagamenti.

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