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giovedì 24/11/2022 • 06:00

Fisco Detrazioni per interventi edilizi

Bonus ristrutturazione e bonus mobili nel modello Redditi 2022

Ai fini dell’indicazione delle spese nel quadro RP del mod. Redditi PF 2022, occorre tener conto della specifica tipologia. In particolare, collegata agli interventi di ristrutturazione, il legislatore ha introdotto una detrazione per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, con determinate caratteristiche, che comporta la fruizione di una detrazione del 50%.

di Maurizio Tarantino - Avvocato

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  • Tempo di lettura 6 min.
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Novità quadro RP

Da quanto riportato nella nuova guida 2022, per le spese di arredo (mobili/grandi elettrodomestici) sostenute nel corso del 2021, la detrazione del 50% spetta su un ammontare massimo di € 16.000 purché i connessi interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati non prima del 1° gennaio 2020.

Bonus ristrutturazione

In argomento, giova ricordare che è possibile detrarre dall'IRPEF una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l'agevolazione fiscale sono quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell'art. 3 DPR 380/2001 (ad esempio, manutenzione straordinaria; restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia).  L'agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell'anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi.  

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali, invece, le detrazioni spettano a ogni singolo condomino in base alla quota millesimale di proprietà. Il beneficio compete con riferimento all'anno di effettuazione del bonifico da parte dell'amministrazione del condominio.  

Quindi anche per la ristrutturazione delle parti comuni di edifici condominiali, come per le singole unità immobiliari, spettano le medesime detrazioni del 50% (fino al 31 dicembre 2024) e del 36% (dal 2025).  Anche in tal caso, vengono suddivisi in manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Tra i lavori ammessi all'agevolazione rientrano, come detto, gli stessi interventi per i quali si può usufruire della detrazione quando sono effettuati sulle singole unità abitative.

Bonus mobili

L'art. 1 c. 37 della Legge di Bilancio 2022 prevede la proroga dei bonus fiscali sulla casa. Tra gli incentivi rinnovati per ulteriori tre anni, e quindi dal 2022 e fino al 2024, vi rientra anche il bonus mobili. Come riportato dalla guida del Fisco, indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l'anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2021) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Per meglio dire, dai 16.000 euro previsti in via eccezionale per il 2021, il limite di spesa ammesso al bonus mobili passa a 10.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022, per poi essere ridotto a 5.000 euro per il 2023 e 2024. A differenza delle altre agevolazioni fiscali sulla casa, la detrazione resta l'unica modalità di fruizione del bonus mobili ed elettrodomestici, e non cambiano quindi le regole per recuperare lo sconto spettante. Possono fruire del bonus mobili i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia e che acquistano mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica. La detrazione riconosciuta, pari al 50% delle spese sostenute, potrà quindi essere fruita esclusivamente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Attenzione: come riportato dalla guida del Fisco di gennaio 2022, se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell'anno precedente  quello dell'acquisto, o sono iniziati nell'anno precedente a quello dell'acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell'anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione. Per esempio, se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2021 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 8.000 euro, per i quali si richiederà la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti che si effettueranno nel 2022 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull'importo massimo di 2.000 euro (10.000-8.000). Per gli acquisti del 2022 non spetterà alcuna detrazione, invece, se nel 2021 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 10.000 euro.

Modello Reddito PF

Nei righi del quadro destinato agli interventi di recupero edilizio (distinguendo le spese private da quelle condominiali) rientra anche la detrazione per acquisti di cui all'art. 16-bis DPR 917/86 (detrazione IRPEF acquisti). Necessariamente collegata a questi interventi di ristrutturazione, il legislatore ha introdotto una detrazione (non cedibile e non scontabile) per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, in possesso di determinate caratteristiche, che comporta la fruizione di una detrazione IRPEF del 50%, di cui all'art. 16 c. 2 DL 63/2013. Dunque, la sezione III. B del quadro RP con i dati identificativi dell'immobile deve essere sempre indicata per ogni diversa tipologia di detrazione inserita nel detto quadro.

Quanto al rigo RP57 (spese per l'arredo degli immobili ristrutturati), la guida precisa che ai contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (sezione III-A), è riconosciuta una detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. In particolare, la guida precisa che:

  • la detrazione spetta su un ammontare massimo di 10.000 euro per le spese di arredo sostenute nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, se le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono state sostenute a decorrere dal 26 giugno 2012;
  • a partire dall'anno d'imposta 2017, e fino al 31 dicembre 2020, la detrazione spetta su un ammontare massimo di 10.000 euro per le spese di arredo sostenute in ciascun anno, purché i connessi interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati non prima del 1° gennaio dell'anno precedente;
  • dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, la detrazione spetta su un ammontare massimo di spesa non superiore a 16.000 euro.

In definitiva, per le spese per l'acquisto di arredo sostenute nel corso del 2021 per un totale di € 20.000, nel rigo RP57 andrà indicato l'importo di € 16.000 quale limite massimo di spesa ammissibile.

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