venerdì 04/11/2022 • 06:00
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2022, il Decreto 15 settembre 2022 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che riguarda gli interventi a sostegno della transizione ecologica nel settore della ristorazione e definisce le modalità applicative e procedurali per la richiesta dell'agevolazione.
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Il Decreto 15 settembre 2022, in attuazione dell'art. 5 del decreto interministeriale del 6 maggio 2022, definisce il metodo applicativo di ripartizione del “Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati”, l'ammontare assegnato a ciascun territorio regionale, le modalità procedurali di richiesta del beneficio e le modalità di verifica dei requisiti di ammissibilità. Sul punto, si ricorda che, il D.M. 6 maggio 2022, definisce i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse del sopra citato Fondo, istituito dall'art. 1, c. 826 e 827, della L. 234/2021.
Ripartizione del Fondo e assegnazione delle risorse
Il Fondo è ripartito su base regionale. Nello specifico, a ciascuna regione è assegnata una quota percentuale del Fondo in proporzione alla media tra la percentuale di denominazioni protette e la percentuale di PAT (le produzioni indicate nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali), riferibili al proprio territorio regionale, rispetto al totale di denominazioni protette e di PAT presenti sul territorio nazionale, secondo quanto indicato nella tabella allegata al Decreto 15 settembre che ne costituisce parte integrante.
Nel caso in cui una denominazione protetta afferisca a più di un territorio regionale, la stessa viene conteggiata suddivisa tra il numero delle regioni interessate.
Modalità di richiesta dell'agevolazione
Preme ricordare che, i soggetti ammessi alla summenzionata agevolazione, sono nello specifico:
L'art. 4 del Decreto in commento dispone che, i soggetti possono presentare istanza di agevolazione alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, alle quali vengono trasferite le sopra menzionate risorse. A tal fine, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano stabiliscono le modalità di presentazione delle suddette istanze di agevolazione, con propri provvedimenti attuativi da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto 15 settembre.
Le risorse assegnate a ciascuna Regione e Provincia autonoma, vengono ripartite in parti uguali tra i soggetti beneficiari che hanno presentato una domanda ritenuta ammissibile e che siano in possesso dei requisiti previsti.
Per quanto concerne, appunto, i requisiti, il Decreto del 6 maggio 2022, precisa che i soggetti ammessi all'agevolazione devono:
I soggetti richiedenti devono, altresì, indicare le denominazioni protette, i PAT ed i prodotti biologici che vengono somministrati nell'esercizio della propria attività. Si evidenzia che, le Regioni e le Province autonome, definiscono le modalità dei controlli obbligatori da effettuare sull'offerta commerciale di ciascun soggetto beneficiario dell'agevolazione in commento, al fine di verificare che sia adeguatamente pubblicizzato l'utilizzo di denominazioni protette, PAT e prodotti biologici, alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Monitoraggio degli interventi
Al fine del monitoraggio e della valutazione degli interventi previsti, è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l'Osservatorio per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati che avrà il compito di monitorare l'attuazione delle misure previste e di valutarne l'efficacia.
Entro novanta giorni dalla concessione delle agevolazioni, ciascuna regione e provincia autonoma trasmetterà all'Osservatorio una scheda riepilogativa dell'intervento, nella quale andranno indicati:
Successivamente ed entro sessanta giorni, l'Osservatorio redigerà una relazione illustrativa al fine di valutare l'efficacia dell'intervento. La citata relazione, infine, verrà trasmessa al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e pubblicata sul sito istituzionale.
Fonte: Mise, Decreto 15 settembre 2022 (GU 2 novembre 2022, n.256)
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