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venerdì 28/10/2022 • 06:00

Fisco Edifici unifamiliari

I fotogrammi di Google Earth provano gli abusi edilizi

I fotogrammi scaricati dal sito internet "Google Earth" costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili nel processo, in quanto rappresentano fatti, persone o cose. Pertanto, in caso di abusi edilizi, chi voglia inficiarne l'efficacia probatoria ha l'onere di disconoscere tale conformità alle cose e ai luoghi rappresentati.

di Maurizio Tarantino - Avvocato

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  • Tempo di lettura 6 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Opera abusiva

La questione riguarda un edificio unifamiliare sul quale era stato realizzato un piano intero senza che ci fosse un titolo edilizio a giustificare l'intervento. A seguito dell'istruttoria di causa era venuta fuori un'opera percettibilmente diversa, con un corpo di fabbrica abitabile esteso sul piano di copertura, per nulla paragonabile al piccolo locale lavanderia previsto, per cui la libera disponibilità dei manufatti era stata ritenuta idonea a consentire la protrazione delle conseguenze del reato realizzato, tanto più ove si consideri la presenza nell'immobile di un nucleo familiare rimasto immutato dall'inizio dell'esecuzione del sequestro.

Vicenda penale

Invero, nel caso di specie (Cass. pen. 17 ottobre 2022 n. 39087), il Tribunale del Riesame confermava il decreto con il quale il GIP aveva disposto a carico di Tizio il sequestro preventivo del secondo piano di un manufatto per violazione dell'art. 44 lett. b) DPR 380/2001. Si trattava di un intervento edilizio che aveva comportato la netta trasformazione di una piccola abitazione, di un solo piano abitabile, dotata di un unico ingresso soggiorno-cucina, due camere da letto e un piccolo bagno con ripostiglio, avente sul lastrico solo un piccolo vano lavanderia di 18,91 metri quadri, in un immobile sviluppato su due piani, con la realizzazione di vani in ampliamento completamente abusivi: uno destinato a cucina, l'altro a disimpegno, oltre a un ulteriore vano wc, per una superficie in ampliamento raddoppiata e per un volume in ampliamento pari a 49 mc.

Contestazioni

Avverso il provvedimento in esame, Tizio ricorreva in Cassazione eccependo, tra i vari motivi, che il Tribunale si era limitato a richiamare i principi in materia di astratta sequestrabilità dell'immobile abusivo, senza indicare, in concreto, quali fossero le esigenze cautelari che attualmente giustificassero il sequestro. Anzi, a parere del ricorrente, non erano state variate né la struttura né la fruibilità urbanistica dell'immobile, essendo rimasto immutato anche il nucleo familiare. Inoltre, il ricorrente contestava i rilevamenti tratti da Google Earth, in quanto, a suo dire, questi non potevano costituire documenti idonei allo scopo, non essendo paragonabili ai rilievi aerofotogrammetrici.

Valore probatorio delle immagini tratte dal programma Google Earth Pro

In tal caso, secondo la Corte, in mancanza di qualsiasi allegazione contraria da parte di Tizio, non vi erano i profili di incertezza evocati dalla difesa sull'ultimazione delle opere, a fronte dell'accertamento del consulente del P.M., il quale, visionando le immagini tratte dal programma Google Earth Pro, aveva evidenziato che, alla data del 20 luglio 2018, l'ampliamento volumetrico, al secondo piano, era assente, essendosene rilevata la presenza solo con il fotogramma del 20 giugno 2020. Dunque, i rilievi di Google Earth rappresentano elementi utili alla complessiva valutazione del Tribunale. Difatti, come già precisato in giurisprudenza, in tema di prove, i fotogrammi scaricati dal sito internet "Google Earth", costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili ai sensi dell'art. 234 c. 1 c.p.p. o 189 c.p.p., in quanto rappresentano fatti, persone o cose, essendo ben diversa, ovviamente, la questione relativa alla valutazione del loro contenuto e alla corrispondenza al vero di quanto in essi rappresentato, questione che, invero, non è stata esplicitamente eccepita in modo diretto dal ricorrente (Cass. pen. 15 settembre 2017 n. 48178).

In conclusione, stante l'infondatezza delle doglianze sollevate dal ricorrente, il ricorso proposto nell'interesse Tizio è stato rigettato, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Precedenti sull'utilizzo di Google Earth

I giudici si sono pronunciati anche sul ricorso presentato dai proprietari di un terreno, che erano stati condannati per aver realizzato una piscina in muratura senza aver ottenuto il permesso di costruire. A questo proposito, gli ermellini hanno precisato che Google Earth può essere utilizzato per provare la presenza di un abuso edilizio e risalire alla data della sua realizzazione (Cass. pen. 29 dicembre 2020 n. 37611: in tema di reati urbanistici, grava sull'imputato, che voglia giovarsi della prescrizione, l'onere di allegare gli elementi in suo possesso dai quali desumere la data di inizio del decorso del termine, diversa da quella risultante dagli atti). Anche i giudici amministrativi hanno precisato che i fotogrammi del programma Google Earth costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili anche in sede penale (TAR Calabria 25 settembre 2018 n. 1604: attraverso lo strumento è stato possibile scoprire che le opere edilizie abusive erano state realizzate dopo la domanda di sanatoria edilizia. Quanto dichiarato nel progetto era quindi falso perché all'epoca della domanda l'edificio aveva una consistenza diversa). In tema di sequestro preventivo, è sufficiente il fumus boni juris fondato sulla valutazione dei documenti e fotogrammi ricavati da Google Earth, confermando così la possibilità di utilizzare il programma per la verifica della data di realizzazione di un'opera edilizia o di un abuso (Cass. pen. 20 gennaio 2021 n. 2264).

In conclusione, le fotografie tratte da Google Earth e da Google Street View costituiscono, infatti, prova precostituita della loro conformità alle cose e ai luoghi rappresentati, sicché chi voglia inficiarne l'efficacia probatoria ha l'onere di disconoscere tale conformità (TAR Campania - Salerno 24 febbraio 2021 n. 486).

Agevolazioni fiscali 110% per i lavori edilizi realizzati nelle unifamiliari

A fini della trattazione dell'argomento, si precisa che per edificio unifamiliare si intende un'unica unità immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall'esterno e destinato all'abitazione di un singolo nucleo familiare. Trattasi di edifici oggetto di recente e ampia discussione ai fini fiscali. Difatti, l'edificio in esame è oggetto di lavori di Superbonus. Come precisato dal Fisco (da ultimo Circ. AE 6 ottobre 2022 n. 33/E) è possibile fruire di tale ultima detrazione anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 qualora al 30 settembre siano stati effettuati interventi ammessi al Superbonus pari al 30%. Per meglio dire, ai fini del raggiungimento della percentuale richiesta dalla norma, non rileva il pagamento dell'importo corrispondente al 30% dei lavori essendo necessaria, stante il tenore letterale della disposizione riferito ai lavori realizzati entro la predetta data del 30 settembre, la realizzazione di almeno il 30% dell'intervento complessivo.

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