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giovedì 20/10/2022 • 06:00

Impresa Anticorruzione e trasparenza

L'ANAC invita gli RPCT alla regolarizzazione tardiva

L’ANAC ha inviato delle note di contestazione sulla mancata trasmissione della griglia di rilevazione di cui alla delibera n. 201/2022 e l'invito ai responsabili della prevenzione, corruzione e trasparenza (RPCT) di provvedere alla regolarizzazione tardiva. Il tutto in vista della scadenza del 31 ottobre per l’invio delle griglie di monitoraggio sullo stato dell’arte della trasparenza.

di Annalisa De Vivo - Dottore commercialista, Consulente AML/231

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  • Tempo di lettura 7 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Con la Delibera ANAC 13 aprile 2022 n. 201, l'ANAC ha individuato le modalità con le quali gli Organismi indipendenti di valutazione delle performance (OIV), o gli organismi con funzioni analoghe nelle amministrazioni e negli enti di diritto privato che non abbiano l'obbligo di nominare un OIV, sono tenuti a predisporre l'attestazione, prevista dall'art. 14 c. 4 lett. g) D.Lgs. 150/2009, sull'assolvimento degli obblighi di pubblicazione.

Tale obbligo trova conferma nell'art. 1 c. 8-bis, della normativa anticorruzione di cui alla L. 190/2012, che assegna all'OIV una serie di compiti di controllo, ivi compreso quello di riferire all'ANAC in merito allo stato di attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e di trasparenza.

Sono destinatarie dell'adempimento le amministrazioni pubbliche, gli enti pubblici economici, gli ordini professionali, le società e gli enti di diritto privato in controllo pubblico, le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni, nonché gli enti privati di cui all'art. 2-bis c. 3 D.Lgs. 33/2013 (associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica con bilancio superiore a cinquecentomila euro, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici).

Posto che il D.Lgs. 150/2009 attribuisce all'OIV funzioni specifiche nell'ambito delle amministrazioni pubbliche, è chiaro che nell'ambito degli enti non obbligati alla nomina dell'OIV – ad es. le società in controllo pubblico – difficilmente è possibile rinvenire un soggetto con caratteristiche analoghe. Nondimeno, nella Delibera ANAC 8 novembre 2017 n. 1134, l'autorità ha previsto che ciascuna società debba attribuire, sulla base di proprie valutazioni di tipo organizzativo, i relativi compiti all'organo interno di controllo reputato più idoneo ovvero all'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (OdV) o ad altro organo a cui siano eventualmente attribuite le relative funzioni, i cui riferimenti devono essere indicati chiaramente nel sito web all'interno della sezione «Società Trasparente».

Sotto l'aspetto operativo, anno per anno l'Authority individua le specifiche categorie di dati oggetto di attestazione all'interno di griglie di rilevazione distinte in base alla tipologia degli enti tenuti ad assolvere gli obblighi di pubblicazione, fissando un termine per l'assolvimento del relativo obbligo. A titolo esemplificativo, per quanto concerne le società in controllo pubblico, quest'anno i dati oggetto di attestazione riguardano le seguenti voci del c.d. “albero della trasparenza”:

  • consulenti e collaboratori;
  • enti controllati;
  • sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici;
  • bilanci;
  • pagamenti;
  • altri contributi (prevenzione della corruzione).

La griglia di rilevazione consente di documentare la verifica, effettuata nella sezione «Amministrazione trasparente» o «Società trasparente» dei siti web delle amministrazioni, con riferimento sia alla avvenuta pubblicazione dei dati oggetto di attestazione, sia alla loro qualità in termini di completezza, aggiornamento, formato, secondo le indicazioni fornite nell'Allegato n. 5 («Documento tecnico sui criteri di qualità della pubblicazione dei dati»).

Per quanto riguarda il termine, per quest'anno era stata individuata la data del 31 maggio 2022 entro la quale avrebbe dovuto essere rilasciata l'attestazione, da pubblicare poi entro il 30 giugno 2022 – completa della griglia di rilevazione e della scheda di sintesi – nella sezione «Amministrazione trasparente» o “Società trasparente” del sito istituzionale dell'ente; entro tale data, inoltre, la sola griglia di rilevazione avrebbe dovuto essere trasmessa all'ANAC all'indirizzo di posta elettronica: attestazioni.oiv@anticorruzione.it.

Ulteriori adempimenti degli OIV e degli organismi con funzioni analoghe

A partire da quest'anno, l'ANAC ha introdotto un nuovo adempimento a carico degli organi incaricati dell'attestazione che alla data del 31 maggio 2022 abbiano verificato l'esistenza, nella griglia di rilevazione, di carenze significative di pubblicazione, attribuendo nella colonna «completezza di contenuto» un valore inferiore a 3. Nella medesima Delibera ANAC 13 aprile 2022 n. 201, infatti, è previsto che qualora in sede di attestazione dovessero emergere delle criticità il RPCT, successivamente alla pubblicazione dell'attestazione da parte dell'OIV e all'invio della griglia, entro il 31 ottobre 2022 deve adottare misure di trasparenza idonee a superare le carenze segnalate dagli attestatori, ovvero a migliorare la rappresentazione dei dati per renderli più chiari e fruibili.

Le c.d. «griglie di monitoraggio», rese disponibili dall'Autorità attraverso un'integrazione della Delibera ANAC 13 aprile 2022 n. 201, costituiscono lo strumento messo a disposizione degli attestatori al fine documentare l'avvenuta verifica delle misure di adeguamento poste in essere per superare le carenze riscontrate; a sua volta attraverso tale strumento l'ANAC può agevolmente verificare il permanere o il superamento di tali criticità.

Le quattro griglie di monitoraggio sono destinate all'uso, rispettivamente, di:

  • amministrazioni;
  • società ed enti;
  • società a partecipazione pubblica non di controllo;
  • associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato.

In particolare, dopo aver riportato i dati oggetto di attestazione così come individuati nella Delibera ANAC 13 aprile 2022 n. 201, le griglie presentano due colonne affiancate dedicate alla «completezza di contenuto», nelle quali dovranno essere riportati gli esiti dei controlli effettuati al 31 maggio 2022 e i valori attribuiti dagli attestatori al 31 ottobre 2022.

La griglia di monitoraggio così compilata dovrà, quindi, essere pubblicata entro il 10 novembre 2022 nella medesima sezione dell'attestazione («Amministrazione trasparente» o «Società trasparente», sotto-sezione di primo livello «Controlli e rilievi sull'amministrazione», sotto-sezione di secondo livello «Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe», «Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento degli obblighi di pubblicazione»). Entro la medesima data dovrà, altresì, essere trasmessa ad ANAC all'indirizzo attestazioni.oiv@anticorruzione.it.

In base agli esiti di monitoraggio acquisiti, le misure assunte dai RPCT potranno essere oggetto di valutazione da parte di ANAC nell'ambito dell'attività di controllo sull'operato dei RPCT ex art. 45 c. 2 D.Lgs. 33/2013.

L'attività di controllo dell'ANAC e gli obblighi dei professionisti

In occasione dell'imminente scadenza del 31 ottobre, possono giovare alcune considerazioni a favore dei professionisti che a vario titolo – organo di amministrazione, collegio sindacale, OdV, revisore contabile, consulente giuridico-economico – svolgono la propria attività nelle amministrazioni destinatarie della normativa anticorruzione e trasparenza.

Le modalità di controllo attuate dall'ANAC per la verifica degli adempimenti in materia di anticorruzione e trasparenza si sono sempre più affinate nel tempo attraverso la creazione di automatismi che consentono di fornire riscontri in maniera molto rapida: a titolo esemplificativo si evidenziano il contenuto e le modalità di costruzione delle griglie di monitoraggio, nonché della relazione annuale richiesta al RPCT.

Dell'evoluzione di tale meccanismo costituisce un esempio evidente anche il recente invio delle note di contestazione aventi ad oggetto la mancata trasmissione della griglia di rilevazione al 30 giugno 2022 e il conseguente invito alla regolarizzazione, seppur tardiva, rivolto agli RPCT degli enti inadempienti.

In tale contesto, l'obbligo di adozione di assetti organizzativi adeguati impone anche alla governance delle società pubbliche una valutazione complessiva sullo stato dell'arte della compliance alle disposizioni in materia di anticorruzione e trasparenza e, se del caso, un rafforzamento dei presidi esistenti.

Specularmente l'organo incaricato del controllo di legalità, chiamato a vigilare sull'adeguatezza di tali assetti, è tenuto ad evidenziare le eventuali lacune esistenti nel sistema di prevenzione della corruzione e nelle misure adottate dall'ente, stimolando costantemente l'organo di amministrazione affinché provveda a colmare le carenze riscontrate e a garantire la trasparenza del proprio operato attraverso il rispetto degli obblighi di pubblicazione imposti ex lege.

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