giovedì 06/10/2022 • 06:00
ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero è l'incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. L'agevolazione nello specifico consiste in un mix di finanziamento a tasso zero a contributo a fondo perduto per progetti di impresa che può coprire fino al 90% delle spese ammissibili.
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La misura per l'autoimprenditorialità, attualmente denominata “ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero” è stata istituita dal Titolo I, Capo 0I, D.Lgs. 185/2000.
Entrando nel merito dell'agevolazione sembra opportuno evidenziare che, la stessa è rivolta principalmente alle micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. L'agevolazione è valida in tutta Italia e prevede non solo un contributo a fondo perduto ma anche un prestito a tasso zero per progetti imprenditoriali con spese fino a 3 milioni di euro.
Con la Circolare n. 117378 dell'8 aprile 2021, pubblicata a seguito dell'approvazione della Legge 160/2019 (Legge di Bilancio 2020), viene chiarito che i contributi concessi a seguito dell'agevolazione in esame possono essere integrati con una quota di finanziamento a fondo perduto in misura non superiore al 20% delle spese ammissibili, fermo restando che la misura massima delle agevolazioni complessivamente concedibili non può superare il 90% delle spese ammissibili.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dell'agevolazione le imprese:
La dimensione delle imprese dipende dal numero degli occupati in organico, dal fatturato annuo e/o dal totale di bilancio, in base alla raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003, recepita con DM 18 aprile 2005. Nello specifico, quindi, nel caso in esame:
Non sono ammissibili all'agevolazione le imprese controllate, ai sensi di quanto previsto all'art. 2359 c.c., da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni, un'attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione. Non sono, altresì, ammesse le iniziative riconducibili ai settori:
Iniziative ammissibili
Le imprese possono richiedere il finanziamento per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Nello specifico, sono ammissibili all'agevolazione in commento le iniziative che prevedono programmi di investimento, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promossi nei seguenti settori:
Sul punto si evidenzia che, per le imprese costituite da non più di 36 mesi, sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal Regolamento GBER, i programmi di investimento volti alla realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o allo sviluppo di attività esistenti.
Tali programmi devono prevedere spese ammissibili, ivi comprese quelle afferenti ai costi iniziali di gestione, di importo non superiore a euro 1.500.000 al netto di IVA ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa dichiarato ammissibile. Di contro, le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5 possono presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
I programmi di investimento devono essere ultimati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
In riferimento ai programmi di investimento sono ammissibili, per un importo non superiore a euro 1.500.000 al netto di IVA, le spese relative all'acquisto di beni materiali e immateriali e servizi necessari alle finalità del programma, sostenute dall'impresa successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ovvero dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda di agevolazione sia presentata da persone fisiche. Vi rientrano ad esempio, le opere murarie e assimilate (ammissibili nel limite del 30%); macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica; programmi informatici; consulenze specialistiche (ammissibili nel limite del 5 per cento), ecc.
Sono ammissibili, inoltre, per un importo non superiore a euro 3.000.000 al netto di IVA, le spese relative all'acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite dagli artt. 2423 ss. c.c., necessari alle finalità del programma, sostenute dall'impresa successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Vi rientrano:
In merito all'acquisto dei brevetti, licenze e marchi, tali spese sono ammissibili a condizione che, siano ammortizzabili; siano utilizzate esclusivamente nell'unità produttiva oggetto del programma di investimenti agevolato; figurino nell'attivo di bilancio dell'impresa beneficiaria per almeno 3 anni.
Presentazione domande
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.
Per richiedere l'agevolazione è necessario:
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell'invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Ai fini del finanziamento, ricevuta la documentazione, il Soggetto gestore procede alla verifica della sussistenza dei requisiti, relativamente alle caratteristiche dei soggetti proponenti e dei piani d'impresa.
Si evidenzia che, la valutazione effettuata dal soggetto gestore è eseguita sulla base delle informazioni rese nel modulo di domanda e del colloquio con i proponenti, entro 45 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione o di completamento della stessa. Nel caso in cui le citate verifiche si concludono con esito negativo, Invitalia invia tramite PEC, all'indirizzo indicato dal soggetto proponente nella domanda di agevolazione, una comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza ai sensi dell'art. 10-bis Legge 241/90. Nel caso, invece, le verifiche si concludono con esito positivo, il soggetto gestore invia tramite PEC, all'indirizzo indicato dal soggetto proponente nella domanda di agevolazione, una comunicazione in cui provvede a richiedere al soggetto proponente la documentazione necessaria a svolgere l'ulteriore colloquio di approfondimento. Il proponente, dovrà, entro 30 giorni, trasmettere, pena la decadenza della domanda e senza possibilità di proroga, la predetta documentazione. In caso di ammissione alle agevolazioni, Invitalia, provvede a richiedere al soggetto proponente:
L' agevolazione è concessa da Invitalia ed erogata sulla base di un contratto di finanziamento tra il soggetto gestore e l'impresa beneficiaria da stipularsi entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione.
Si evidenzia, infine, che, l'erogazione dell'agevolazione avviene su richiesta dell'impresa beneficiaria in non più di 5 stati di avanzamento lavori. Ciascuna richiesta di erogazione deve essere di importo almeno pari al 10% dell'investimento complessivo ammesso, fatta salva la richiesta di erogazione del saldo delle agevolazioni, che può essere presentata per l'importo residuo dell'investimento ammesso.
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