venerdì 29/07/2022 • 06:45
Nel primo semestre del 2022 la UIF ha ricevuto 74.233 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), con un incremento del 5,9%.
redazione Memento
L’Uif, Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, ha pubblicato l’ultimo numero della propria newsletter in riferimento alle attività svolte nel primo semestre 2022 ed alle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS). Sono state 74.233 quelle ricevute dalla Uif nel primo semestre 2022, con un incremento del 5,9% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Le SOS analizzate sono aumentate del 5,6%. Il maggiore incremento riguarda le operazioni effettuate nel Lazio, in Lombardia e nel Veneto mentre, a livello provinciale, Milano, Roma, Prato, Napoli e Imperia si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione. L’andamento delle segnalazioni nel primo semestre del 2022 indica un ritorno a incrementi in linea con quelli rilevati nel triennio 2018-20, dopo l’eccezionale andamento registrato nel 2021 (+32,4% nel primo semestre e +23,3% nell’intero anno). La componente relativa al finanziamento del terrorismo ha registrato una riduzione (da 337 a 175). Gli importi delle operazioni segnalate hanno superato i 48 miliardi di euro (circa 46 miliardi quelli relativi alle operazioni effettivamente eseguite), contro gli oltre 43 miliardi nel primo semestre del 2021. L’Uif, inoltre, ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 72.658 segnalazioni (68.823 nell’analogo periodo del 2021) e ha adottato 19 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 3,4 milioni di euro. Sono inoltre più che raddoppiate le segnalazioni la cui operatività è stata eseguita tramite l’utilizzo della rete internet. Il contributo alla crescita delle SOS del semestre è principalmente imputabile agli operatori della categoria banche e Poste (43.145 segnalazioni da 39.271 del primo semestre 2021) e ai prestatori di servizi di gioco (4.884 SOS da 3.302). L’incidenza del comparto bancario è aumentata dopo due anni di continua riduzione, portandosi al 58,1% (56,0% a giugno 2021) e quella degli operatori non finanziari è cresciuta al 12,6% (10,5% nel semestre corrispondente del precedente anno). FONTE: newsletter Uif
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