giovedì 28/07/2022 • 14:49
I contributi per le imprese dei comuni dell’Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017 sono concessi a fronte della somma dei costi della produzione sostenuti dai beneficiari in due esercizi consecutivi individuati tra quelli intercorrenti tra il 2017 e il 2022.
redazione Memento
In tema di contributi per le imprese del Centro Italia colpite dal sisma del 2016 e 2017, il MISE, con DM 27 maggio 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 27 luglio 2022, ha modificato l'art. 4 c. 1 DM 11 agosto 2017. Nel dettaglio, alle imprese dei comuni del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017 sono concessi contributi a fronte della somma dei costi della produzione sostenuti dai beneficiari in due esercizi consecutivi individuati tra quelli intercorrenti tra il 2017 e il 2022. Diversamente, l'art. 4 c. 1 DM 11 agosto 2017 faceva riferimento agli esercizi intercorrenti tra il 2017 e il 2020. Si ricorda che l’importo del contributo non può essere superiore a 50.000 euro per singola impresa, limite elevato a 75.000 euro per le imprese in possesso del rating di legalità. La misura è destinata alle imprese operanti nel settore turistico e agrituristico, dei servizi connessi, dei pubblici esercizi e del commercio e artigianato ed è volta a sostenere la prosecuzione dell’attività e la ripresa produttiva delle imprese operanti nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Pescara, Rieti, Teramo e Terni. Possono accedere alla misura le imprese di qualsiasi dimensione, anche non iscritte al Registro delle imprese: dotate di unità produttive ubicate nelle suddette province (le imprese non iscritte al Registro delle imprese devono esercitarvi l’attività); operative nei territori delle province indicate antecedentemente al 24 febbraio 2016 (26 aprile 2016 per la provincia di Ancona e 18 luglio 2016 per la provincia di Pescara); operanti in tutti i settori, fatta eccezione per quelli dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura, se iscritte all’albo delle imprese artigiane o nei settori di cui all’allegato 1 del DM 11 agosto 2017, se non iscritte all’albo delle imprese artigiane; che abbiano registrato una riduzione del fatturato non inferiore al 30%. I contributi sono cumulabili con qualsiasi altra agevolazione pubblica concessa per i medesimi costi della produzione e sono concessi nei limiti della normativa europea in materia di aiuti de minimis. Fonte: DM 27 maggio 2022
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