giovedì 28/07/2022 • 06:00
Con il Decreto Aiuti il Legislatore ha riaperto il cantiere della riscossione, cercando di favorire, queste almeno le intenzioni, i debitori con piani rateali maggiormente agevoli. Ma sono misure veramente utili per il contribuente? La risposta nel podcast di Carlo Nocera.
Il Legislatore ha innalzato a 120.000 € l’importo del debito la cui rateazione è “automatica” per 72 rate, ossia senza necessità del debitore di produrre alcun documento giustificativo della propria situazione di difficoltà: buona cosa, certo, ma perché non pensarci prima, visto l’andamento sia dell’economia sia delle rateazioni concesse? La norma prevede, per la prima volta, che il contribuente con i debiti possa fare come con le ciliegie: ossia scegliere quali rateizzare e quali, invece, lasciare andare (si fa per dire, visti i poteri dell’Agente della Riscossione). Ma attenzione: se si decade dalla rateazione, d’ora in poi, il debito non potrà più essere rateizzato. E per le vecchie rateazioni “decadute”? Nessun problema, il debito potrà essere rateizzato con le nuove regole a condizione di saldare tutte le rate scadute all’atto di presentare la nuova domanda.
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