mercoledì 20/07/2022 • 12:31
La Commissione europea ha approvato il meccanismo di garanzia sui prestiti da € 10 miliardi predisposto dall'Italia per sostenere le imprese di vari settori economici, nel contesto della crisi Ucraina. Il meccanismo è stato approvato nell'ambito del Quadro temporaneo di crisi per misure di Aiuto di Stato adottato il 23 marzo 2022.
redazione Memento
Nel presente contesto di incertezza economica causata dall'attuale crisi geopolitica, la Commissione europea approva il meccanismo di garanzia dei prestiti da € 10 miliardi predisposto dall'Italia per sostenere le imprese e i settori più colpiti. Il contesto in cui si inserisce la decisione della Commissione UE Il 23 marzo 2022 la Commissione europea ha adottato un Quadro temporaneo di crisi per gli Aiuti di Stato per consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista al fine di sostenere l'economia nel contesto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il quadro temporaneo di crisi prevede che gli Stati membri possano concedere le seguenti tipologie di aiuti: aiuti di importo limitato, in qualsiasi forma, fino a € 35.000 per le imprese colpite dalla crisi che operano nel settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura, e fino a € 400.000 per le imprese colpite dalla crisi che operano negli altri settori; sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati; aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell'energia. Il quadro temporaneo di crisi prevede una serie di garanzie: metodologia proporzionale, che richiede l'esistenza di un nesso tra l'importo dell'aiuto che può essere concesso alle imprese e la portata della loro attività economica e dell'esposizione agli effetti economici della crisi; condizioni di ammissibilità, ad esempio mediante la definizione degli utenti ad alta intensità energetica, come le imprese per le quali l'acquisto dei prodotti energetici è pari ad almeno il 3% del loro valore produttivo. Il quadro temporaneo di crisi sarà operativo fino al 31 dicembre 2022. La Commissione valuterà prima di tale data se il quadro debba essere prorogato. L' art. 107, par. 2 lett. b), del Trattato UE consente agli Stati membri di compensare le imprese per i danni direttamente causati da un evento eccezionale, come l'attuale crisi. La misura italiana di sostegno L'Italia ha notificato alla Commissione, nell'ambito del quadro temporaneo di crisi, un meccanismo di garanzia sui prestiti da € 10 miliardi per fornire sostegno alla liquidità delle imprese nel contesto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Alla luce dell'elevato grado di incertezza economica causato dall'attuale situazione geopolitica, il regime mira a garantire che le imprese colpite dalla crisi dispongano di liquidità sufficiente attraverso la concessione di una garanzia statale sui nuovi prestiti, consentendo alle banche di continuare a erogare prestiti all'economia reale. La misura sarà aperta alle imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori attive in Italia, ad eccezione del settore finanziario. Nell'ambito del meccanismo in oggetto, che sarà gestito dalla società pubblica Servizi Assicurativi del Commercio Estero S.p.A. (SACE), i beneficiari avranno diritto di ricevere: nuovi prestiti; leasing finanziari; prodotti di factoring pro solvendo. Tali prestiti e i prodotti finanziari assimilati saranno coperti da una garanzia statale compresa tra il 70% e il 90% del capitale del prestito, a seconda delle dimensioni e del fatturato delle imprese. L'importo massimo del prestito per beneficiario che può essere coperto dalla garanzia statale è pari: al 15% del fatturato annuo totale medio del beneficiario in un periodo di tempo predefinito; oppure al 50% dei costi energetici sostenuti dall'impresa in un periodo di 12 mesi. La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo di crisi. In particolare: la scadenza dei prestiti non può superare 8 anni; i tassi di interesse annuali sui prestiti rispettano i livelli minimi stabiliti nel quadro temporaneo di crisi (modulati in modo da rispecchiare la copertura della garanzia e la durata dei prestiti garantiti); le garanzie saranno concesse entro il 31 dicembre 2022. Il sostegno pubblico sarà inoltre subordinato a condizioni volte a limitare indebite distorsioni della concorrenza, e comprenderà misure di salvaguardia per garantire: un nesso tra l'importo degli aiuti concessi alle imprese e l'entità della loro attività economica; che i vantaggi della misura siano trasferiti nella misura più ampia possibile ai beneficiari finali tramite gli intermediari finanziari. La Commissione ha concluso che il regime di garanzia italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'art. 107, par. 3 lett. b), Trattato UE e con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo di crisi. Su tali basi, la Commissione ha approvato la misura di aiuto ai sensi delle norme dell'UE sugli Aiuti di Stato. Fonte: Com. Stampa Commissione europea 19 luglio 2022
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