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martedì 19/07/2022 • 06:00

Finanziamenti Circolare Simest

Mutui a tasso zero per le imprese esportatrici in Ucraina, Russia e Bielorussia

La circolare operativa pubblicata da Simest esplica le linee guida, a sostegno delle imprese che vogliono richiedere un finanziamento fino ad un milione e mezzo di euro, ed ha l'obiettivo di fronteggiare gli impatti negativi sulle imprese esportatrici derivanti dalle difficoltà o aumenti degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Pubblicata da Simest la circolare operativa n. 2/394/2022 avente ad oggetto il sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia. La nuova misura che permette di richiedere finanziamenti a tasso agevolato, è destinata alle PMI e Mid Cap italiane, costituite in forma di società di capitali, che al momento della presentazione della domanda:

  • abbiano depositato presso il Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi;
  • abbiano un fatturato export medio complessivo nel triennio 2019-2021 pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale del triennio 2019-2021;
  • abbiano registrato, sulla base degli ultimi tre bilanci (2019-2021), una quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, rispetto agli approvvigionamenti complessivi, pari ad almeno il 5% (10% nel caso di approvvigionamenti indiretti di semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo e nel caso; di approvvigionamenti misti diretti e indiretti) come asseverato da un revisore;
  • abbiano riscontrato un rincaro dei costi degli approvvigionamenti, che, al termine dell'esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, oppure abbiano riscontrato una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti, che, al termine dell'esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media; del triennio precedente, come asseverato da un revisore.

L'agevolazione consiste in un finanziamento a tasso agevolato, sotto forma di mutuo a tasso zero, in regime de minimis affiancato da un co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Crisis Framework, con l'obiettivo fronteggiare gli impatti negativi sulle imprese esportatrici derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina. La circolare specifica che l'importo massimo finanziabile è pari ad euro 1.500.000 in funzione della classe di scoring e della quota di approvvigionamenti verso le tre aree e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall'impresa.  In riferimento invece alla quota a fondo perduto, la circolare specifica che il contributo massimo erogabile è pari al 40% dell'intervento agevolativo complessivo.

La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell'importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework, pari a € 400.000 per impresa. Il finanziamento deve avere una durata massima di 6 anni, comprensivi di 2 anni di pre-ammortamento.

Spese ammissibili

Tra le spese ammissibili rientrano le spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti, anche nell'ottica di ricerca di materiali alternativi a quelli solitamente in uso. Rientrano inoltre tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti.

Sono finanziabili anche le spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. interventi di efficentamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.) dell'impresa richiedente e le spese per consulenze e studi volti all'individuazione di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento; di nuove formulazioni produttive per la sostituzione di materiali non più disponibili; spese per partecipazione ad eventi internazionali in Italia e all'estero (fiere e mostre); partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C volti all'individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento; spese una tantum strumentali all'individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento; spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc.; spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della domanda di intervento agevolativo e alle asseverazioni rese dal revisore dei conti, per un valore corrispondente fino a un massimo del 5% dell'importo deliberato.

Tutte le spese elencate e considerate ammissibili, possono essere coperte fino al 100% dal contributo agevolativo.

Presentazione della domanda

La domanda di richiesto del contributo potrà essere presentata a partire dalla metà di settembre 2022 e fino al 31 dicembre 2023. Le informazioni obbligatorie da indicare nella domanda, a pena di ammissibilità, sono:

  • il dato relativo al fatturato estero complessivo registrato in ciascuno dei tre anni (2019-2021), allegando le dichiarazioni IVA sottostanti;
  • la modalità (diretta/indiretta), la tipologia (materie prime/semilavorati/prodotti finiti) e la quota di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, allegando l'asseverazione da parte del soggetto revisore (per maggiori dettagli consultare Allegato 1 alla Circolare 2 alla Circolare);
  • l'attestazione del rincaro dei costi degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e di l'obbligo prevedere che, al termine dell'esercizio 2022, si registrerà un aumento del costo medio unitario degli Approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021 e/o dichiarare una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e di prevedere che, al termine dell'esercizio 2022, si registrerà una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.

L'allegato 1 alla circolare prevede infine  l'obbligo di attestare, in relazione all'esercizio 2022, mediante dichiarazione e asseverazione da parte di un soggetto revisore, il rispetto di almeno uno tra i seguenti requisiti: aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021;riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.

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