mercoledì 06/07/2022 • 11:51
Con la risposta parlamentare del 5 luglio 2022 n. 3-03344 si è ricordato che dal 1° settembre 2021 è ripartita l'attività di riscossione dell'Agenzia delle Entrate relativa alla notifica dei carichi affidati dagli enti pubblici e di riscossione.
redazione Memento
Nello svolgimento dell'attività di riscossione, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdR) ha operato con la dovuta gradualità tenendo conto dell'esigenza di effettuare entro i termini le notifiche necessarie ad evitare la decadenza e la prescrizione dei carichi affidati dagli enti creditori negli anni precedenti alla sospensione emergenziale e non ancora saldati dai debitori e di dare corso, sempre nelle scadenze stabilite dal legislatore, alle azioni cautelari ed esecutive sui beni dei debitori morosi. È quanto chiarito nella risposta all'interrogazione parlamentare del 5 luglio 2022 n. 3-03344, la quale ha, inoltre, ricordato che dal 1° settembre 2021, dopo la conclusione della sospensione emergenziale della riscossione mediante ruolo (di cui all'art. 68 del decreto Cura Italia - DL 18/2020), l'AdR ha riavviato l'attività di notifica dei carichi affidati dagli enti pubblici e di riscossione. Quanto ai dati numerici delle cartelle di pagamento attualmente da notificare, dall'inizio del periodo di sospensione e fino al 31 dicembre 2021 si sono accumulate 26 milioni di cartelle di pagamento, di cui 13 milioni sono state già prodotte e avviate alla notifica. Di queste, circa 7 milioni sono già state notificate, mentre per le altre 6 milioni l'iter di notifica è in corso di perfezionamento. Invece, per la parte restante delle cartelle di pagamento (ulteriori 13 milioni), il piano di graduale smaltimento prevede la produzione e l'invio alla notifica entro l'inizio del 2023, unitamente alle cartelle relative ai carichi che gli enti creditori hanno già affidato o affideranno all'AdR nel corso del 2022. Inoltre, tra gennaio 2022 e maggio 2022 sono stati avviati alla notifica circa 2,6 milioni di avvisi di intimazione, in massima parte necessari per interrompere i termini di prescrizione dei carichi affidati dagli enti negli anni precedenti al periodo di sospensione. Quanto, infine, all'ipotesi di una rottamazione-quater straordinaria, la risposta in oggetto rimette la valutazione al Parlamento. Fonte: Risp. interr. parlamentare 5 luglio 2022 n. 3-03344
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