martedì 05/07/2022 • 13:07
Dal rapporto annuale sulla professione dei commercialisti si evidenzia una crescita nel 2021 di iscritti, praticanti, società tra professionisti. Cresce anche il reddito, ma dal 2007, al netto dell’inflazione, è crollato del 10,4%.
redazione Memento
Nel 2021 i commercialisti hanno superato per la prima volta la soglia delle 120.000 unità, arrivando a 120.269 iscritti totali. La crescita annuale è stata dello 0,8% (+1,2% al Nord e +0,6% al Sud). Per il secondo anno consecutivo è proseguita anche la crescita degli iscritti nel Registro praticanti (+7,9%) che hanno così sfiorato la cifra di 14.000 unità. Si è registrata anche una crescita dell’albo, in particolare, degli iscritti nella sezione B, ossia gli esperti contabili (+14,1%) e di quelli della sezione A, riservata ai commercialisti (+0,6%). Positivo l’andamento delle società tra professionisti (STP) che hanno oltrepassato le 1.400 unità (+19,4%), con un incremento molto forte al Sud (+24,7%). I redditi medi professionali sono saliti dell’1,1% in termini nominali, pari allo -0,8% in termini reali. Rispetto al 2007, il reddito professionale netto medio è aumentato del 4,1%, mentre in termini reali, cioè al netto dell’inflazione, è diminuito del 10,4%. Il tasso di crescita annuale è stato dell’1,1% e il valore medio si è portato a 62.282 euro. Il reddito mediano, invece, è cresciuto dello 0,8% portandosi a 35.530 euro pari al 57% di quello medio e perdendo terreno rispetto al 57,6% di un anno prima. Il reddito medio cresce a Sud (+2,1%), mentre cala a Nord (-0,1%). Anche il reddito mediano cresce al Sud (+1,8%) e cala, invece, al Nord (-0,6%). Nel 2021 le donne sono state il 34,7% del totale degli iscritti, mentre i giovani (under 40) sono pari al 17,6%. Il dato più allarmante riguarda gli abilitati all’esame di stato di dottore commercialista e di esperto contabile: –61% dal 2008 al 2019, da 4.309 a 1.692. I trend di lungo periodo, sintetizzati nel rapporto tra la popolazione italiana e le imprese, da un lato, e gli iscritti all’albo, dall’altro, si traducono in un abbattimento drastico del mercato potenziale. Il rapporto teorico tra gli abitanti e gli iscritti è passato da 549 del 2007 a 490 del 2021 con una perdita secca di 59 abitanti per ogni commercialista. L’altro rapporto, quello con le imprese, è passato, nello stesso periodo, da 48 a 43, con un taglio di 5 unità per ognuno. Le conseguenze negative dell'analisi in commento si riflettono nell’andamento dei redditi medi professionali dal 2008 ad oggi. Al netto di una leggera ripresa negli ultimi anni, è evidente, infatti, il lungo deterioramento dei valori medi sia in termini nominali che, soprattutto, in termini reali e cioè al netto dell’inflazione. Fonte: Rapporto sull'Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili 2022
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