mercoledì 29/06/2022 • 10:59
ProfessionItaliane e ConfProfessioni ribadiscono la necessità di garantire al più presto ai professionisti italiani una legge organica sull’equo compenso, al fine di eliminare il fenomeno delle prestazioni professionali gratuite. Il Disegno di Legge è in discussione in Commissione Giustizia del Senato, ma secondo i professionisti non c'è più tempo: serve l'approvazione immediata.
redazione Memento
ProfessionItaliane (associazione che riunisce CUP e RPT) e ConfProfessioni chiedono di approvare in fretta il Disegno di Legge sull’equo compenso per garantire ai professionisti italiani una legge organica in materia. È fondamentale evitare che il testo, in discussione in Commissione Giustizia del Senato nella giornata del 28 giugno per raccogliere i pareri del Governo in merito agli emendamenti presentati, finisca in un nulla di fatto, vanificando un iter parlamentare complesso, preceduto da una lunga battaglia politica da parte dei professionisti. In prospettiva, ProfessionItaliane e ConfProfessioni annunciano già l’avvio di un tavolo di confronto sull’equo compenso tra le rappresentanze, nell’ambito del quale studiare proposte comuni di miglioramento sul testo attuale. Per quale motivo serve una legge sull’equo compenso? ProfessionItaliane e ConfProfessioni ribadiscono la necessità di garantire al più presto ai professionisti italiani una legge che li tuteli. Ciò al fine di eliminare il fenomeno delle prestazioni professionali gratuite, imponendo il rispetto del principio dell’equo compenso soprattutto ai committenti “forti”. Quali sono gli aspetti positivi del testo attuale? Numerosi sono gli aspetti positivi dell’attuale formulazione del testo del Disegno di Legge: l’aggiornamento dei parametri con cui individuare i compensi; la rideterminazione dei corrispettivi non corrisposti; la nullità delle clausole vessatorie; l’impugnativa per le parti non conformi dei contratti d’opera; la possibilità di avere chiarezza sui tempi della prescrizione per responsabilità professionali con decorrenza dalla data della prestazione; l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, che deve però ricomprendere la più ampia rappresentanza del sistema professionale. Il confronto per ulteriori miglioramenti Il testo di legge, pur venendo incontro a parte delle esigenze dei professionisti, dovrà essere sottoposto ad ulteriori miglioramenti. ProfessionItaliane e ConfProfessioni sono pronte ad un tavolo di confronto sull’equo compenso tra le tre rappresentanze, nell’ambito del quale saranno studiate proposte comuni di miglioramento: è necessario condividere con le forze politiche tutte le proposte in merito, a cominciare dalla soppressione dei procedimenti disciplinari nei confronti dei professionisti (art. 5, c. 5) e dalla presunzione legale di equità delle convenzioni (art. 6). Infine, si auspica che si arrivi presto ad un rapido accordo su un testo definitivo del quale venga garantita l’approvazione entro la fine della Legislatura. Fonte: Com. Stampa ProfessionItaliane e ConfProfessioni 27 giugno 2022
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.