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mercoledì 29/06/2022 • 06:13

Impresa Antiriciclaggio e operazioni sospette

Nel rapporto UIF i dati delle SOS e il bilancio di 15 anni di attività

L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha celebrato i primi quindici anni di attività il 24 giugno, in occasione della presentazione del rapporto annuale. Al centro del rapporto 2021, oltre ai dati relativi alle SOS, anche la collaborazione internazionale e quella con le altre autorità, nonché l’attività di controllo e i rischi emergenti, da ultimo la pandemia e il conflitto in Ucraina.

di Annalisa De Vivo - Dottore commercialista, Consulente AML/231

+ -
  • Tempo di lettura 8 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Quest'anno la presentazione del rapporto annuale 2021 ha fatto da cornice ad un evento ben più importante: quello dei primi quindici anni di attività dell'UIF.

Istituita ufficialmente presso la Banca d'Italia, in posizione di indipendenza e autonomia funzionale, l'Unità di informazione finanziaria per l'Italia (UIF) ha iniziato a operare il 1° gennaio 2008, nel ruolo di autorità centrale antiriciclaggio.

La soluzione adottata in Italia è conforme agli standard internazionali che individuano quali caratteristiche essenziali di ogni FIU (Financial Intelligence Unit): l'autonomia operativa e gestionale; l'unicità a livello nazionale; la specializzazione nelle funzioni di analisi finanziaria; la capacità di scambiare informazioni in modo diretto e autonomo.

Il modello prescelto dal legislatore è di tipo amministrativo, al fine di consentire la distinzione tra l'analisi investigativa e quella finanziaria, valorizzando l'autonomia dell'attività di prevenzione e la funzione di “filtro” assegnata alla UIF a tutela dell'integrità del sistema economico-finanziario.

Funzioni dell'UIF (art. 6 c. 4 D.Lgs. 231/2007)

Ricezione e analisi finanziaria delle segnalazioni di operazioni sospette

Analisi dei flussi finanziari al fine di individuare e prevenire fenomeni di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo

Sospensione delle operazioni sospette, per un massimo di cinque giorni lavorativi

Emanazione di istruzioni sui contenuti di SOS e comunicazioni oggettive

Emanazione e aggiornamento periodico di indicatori di anomalia per agevolare l'individuazione delle operazioni sospette

Effettuazione di verifiche, anche attraverso ispezioni con riguardo alle SOS e ai casi di omessa SOS

Accertamento e contestazione delle violazioni degli obblighi antiriciclaggio di cui viene a conoscenza nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali

L'ampiezza dei poteri e l'intensa attività di supporto all'attività dei segnalanti attraverso l'assistenza diretta, ma anche con la pubblicazione periodica di studi e quaderni di casistiche, hanno prodotto risultati evidenti, dal momento che dalle 12.544 SOS effettuate nel 2007 si è passati alle 139.524 del 2021, anno in cui si è registrato un numero di soggetti segnalati pari a 1.300.000.

L'aumento delle segnalazioni ha comportato a sua volta un incremento del patrimonio informativo a disposizione dell'autorità, innescando una crescita delle altre attività istituzionali, da quelle di controllo alla collaborazione con l'autorità giudiziaria e con gli organi investigativi, fino allo scambio di informazioni con le FIU estere.

Dati delle SOS

E veniamo ai dati statistici del rapporto 2021.

Si è già detto che le segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall'UIF nel 2021 sono 139.524, con un incremento del 23,3 % rispetto all'anno precedente (+26.337). Come sottolineato nel rapporto, si tratta dell'aumento più cospicuo registrato dal 2012, dovuto principalmente alle SOS provenienti dal comparto finanziario non bancario.

Con riferimento alla provenienza geografica, tra le regioni in cui è avvenuta l'operatività segnalata spicca la Lombardia (25.447), seguita dal Lazio (17.236) e dalla Campania (15.728), mentre solo 559 segnalazioni sono riferibili ad operatività sospette in Molise e 245 in Valle d'Aosta.

Altrettanto interessante è lo spaccato relativo alle tipologie di segnalanti:

SOS per tipologia di segnalante (2021)

Banche e Poste

77.086

Intermediari e altri operatori finanziari

46.618

Società di gestione dei mercati e strumenti finanziari

10

Professionisti

5.121

Operatori non finanziari

2.902

Prestatori di servizi di gioco

7.659

Pubblica amministrazione

128

TOTALE

139.524

Come per il passato, anche per il 2021 le segnalazioni sono riconducibili principalmente alle banche (55,2 %) e agli intermediari finanziari (33,4 %), mentre solo il 3,7 % è ascrivibile ai professionisti; in compenso le segnalazioni effettuate da questi ultimi sono aumentate di 1.473 unità rispetto all'anno precedente (+ 40,4 %).

SOS dei professionisti

Notai e Consiglio Nazionale del Notariato

4.688

Studi associati, interprofessionali e tra avvocati

41

Dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro

242

Avvocati

33

Società di revisione, revisori legali

77

Altri soggetti esercenti attività professionale

40

TOTALE

5.121

Come si evince dalla tabella, la maggior parte delle segnalazioni (4.688) proviene dai notai, che nel 98,5 % dei casi hanno preferito effettuare la SOS per il tramite del loro Consiglio Nazionale; anche le 242 segnalazioni dei commercialisti sono state trasmesse nel 70,2% dei casi tramite il CNDCEC.

L'UIF evidenzia inoltre che delle 353 nuove iscrizioni al portale Infostat-UIF registrate nel 2021, ben 169 riguardano i professionisti, principalmente commercialisti (92), seguiti dagli avvocati (27).

Ad ogni modo, al di là del dato numerico complessivo, l'UIF evidenzia una migliore qualità delle segnalazioni, che in ogni caso restano riconducibili ad ipotesi di riciclaggio nel 99,6 %, a fronte di un numero molto limitato – in tutto 580 – di SOS relative a finanziamento del terrorismo.

Menzione negativa per le amministrazioni pubbliche: seppure in aumento, sono solo 128 le comunicazioni effettuate nel 2021 ai sensi dell'art. 10 D.Lgs. 231/2007. Al riguardo, il rapporto evidenzia che l'avvio della fase operativa del PNRR richiede una maggiore sensibilità da parte delle amministrazioni pubbliche, considerati i rischi connessi a possibili infiltrazioni criminali nell'economia e alla conseguente sottrazione di risorse pubbliche alla loro destinazione.

Di estremo interesse appare anche il dato relativo alle tipologie di operazioni segnalate:

SOS per forme tecniche (%)

Disposizioni di trasferimento (money transfer)

33,4

Carte di pagamento e moneta elettronica

27,2

Bonifici nazionali

22,5

Operazioni in contante

4,8

Bonifici esteri

4,6

Emissioni, versamenti, negoziazione assegni circolari

1,5

Addebiti, versamenti titoli di credito

1,2

Altro

4,8

Aree di rischio

Come evidenziato nel rapporto, l'analisi delle segnalazioni consente all'UIF di individuare alcune tipologie caratterizzate da elementi ricorrenti e rilevanti ai fini della valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Al riguardo, sono illustrate le casistiche legate ad irregolarità negli adempimenti connessi al settore degli appalti pubblici, alle operazioni societarie (costituzione, aumento di capitale sociale), alle attività di trading on line, alle carte prepagate e al settore dei giochi e delle scommesse.

Inoltre, il protrarsi dell'emergenza sanitaria ha comportato una redistribuzione delle segnalazioni relative a contesti di rischio connessi alla pandemia: da un lato sono diminuite le SOS riguardanti le anomalie nell'utilizzo del contante e quelle connesse all'acquisto di DPI, mentre dall'altro è diventata ricorrente la casistica delle condotte fraudolente attuate nell'ambito della cessione dei crediti fiscali connessi alle misure di agevolazione previste dalla normativa emergenziale.

Tra le tipologie in espansione figura anche quella delle anomalie connesse ai finanziamenti con garanzia pubblica, rinvenibili essenzialmente nella mancanza dei requisiti richiesti per l'accesso ai fondi e all'utilizzo degli stessi per finalità diverse da quelle dichiarate.

Infine, l'attuazione del PNRR evidenzia talune fattispecie anomale connesse al rischio di ingerenza da parte di soggetti contigui alla criminalità organizzata, con riferimento sia alla gestione di fondi comunitari al fine di ottenere indebiti contributi, sia al riciclaggio di proventi illeciti tramite il finanziamento di progetti di investimento.

Fonte: Unità di informazione finanziaria, rapporto annuale per il 2021 n. 14-2022

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