martedì 28/06/2022 • 11:32
Il CNDCEC e le associazioni nazionali auspicano un intervento da parte del MEF e dell'Agenzia delle Entrate per un tempestivo provvedimento di rinvio della scadenza dei versamenti del 30 giugno 2022.
redazione Memento
Con comunicato stampa congiunto del 27 giugno 2022, il CNDCEC e le associazioni nazionali ribadiscono la necessità del rinvio, almeno al 20 luglio 2022, del termine di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell'IRAP e dell'IVA. Si è consapevoli, afferma il Presidente del CNDCEC Elbano De Nuccio, del momento delicato che il Paese sta attraversando a causa delle difficoltà del quadro economico indotte prima dall'emergenza pandemica e ora da quella legata al conflitto in Ucraina. Si apprezza anche lo sforzo che l'esecutivo sta mettendo in campo per calmierare i prezzi dell'energia, provando così ad alleviare, per quanto possibile, le difficoltà di imprese e cittadini. In questo scenario, consentire il pagamento senza la maggiorazione dello 0,40% fino al 20 luglio 2022 potrebbe paradossalmente produrre entro quella data un maggior gettito per le casse dell'erario, oltre a consentire ai contribuenti e ai commercialisti che li assistono di effettuare gli adempimenti senza affanni e con la dovuta diligenza professionale, nell'ottica di favorire la compliance e razionalizzare il calendario fiscale. Anche le associazioni nazionali (ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO) sollecitano un intervento da parte del MEF e dell'Agenzia delle Entrate per un tempestivo provvedimento di rinvio della scadenza del 30 giugno 2022. Nel dettaglio, le associazioni evidenziano che si sono registrate difficoltà operative che hanno determinato dei ritardi, le cui conseguenze hanno interessato anche il lavoro delle software house e condizionato l'operatività degli studi professionali. L'argomento è toccato anche da una nota dell'Unione Nazionale dei Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili, i quali evidenziano che è inconcepibile come la politica stia lavorando ad una proposta di riforma fiscale senza minimamente (se non per brevi incisi) consultare chi poi sarà il principale attore nei prossimi anni di questa riforma. Ovvero i commercialisti. Fonte: Comunicato stampa congiunto del 27 giugno 2022
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