venerdì 24/06/2022 • 10:58
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro, in seguito allo snellimento delle tempistiche per le procedure di ingresso in Italia – a fini lavorativi – di cittadini extracomunitari (artt. 42-22 DL 73/2022: Decreto Semplificazioni), precisa quali compiti di verifica dei requisiti permangano ancora in capo agli ispettori.
redazione Memento
A seguito delle novità introdotte dal Decreto Semplificazioni con riguardo all'ingresso in Italia, per motivi di lavoro, di personale extracomunitario di cui ai flussi 2021 e 2022, le verifiche di congruità sinora svolte dall'INL sono state demandate a professionisti e organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale (artt. 42-44 DL 73/2022). Cosa prevede la semplificazione? In particolare: viene sostituita la verifica richiesta agli Ispettorati del lavoro in ordine alla “osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro applicabile alla fattispecie e la congruità del numero delle richieste presentate, per il medesimo periodo, dallo stesso datore di lavoro, in relazione alla sua capacità economica e alle esigenze dell'impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria applicabili”; la verifica viene demandata in via esclusiva ai professionisti e alle organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale ai quali il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato. Come saranno effettuate le nuove verifiche? I criteri in base ai quali i professionisti e le organizzazioni datoriali saranno tenuti ad effettuare le verifiche di congruità sono i seguenti: capacità patrimoniale equilibrio economico–finanziario, fatturato; numero dei dipendenti, ivi compresi quelli già richiesti ai sensi del D.Lgs. 286/98 (TU immigrazione); tipo di attività svolta dall'impresa In merito a tali criteri, l'INL emanerà maggiori indicazioni. Come si concludono le nuove verifiche? In caso di esito positivo delle verifiche è rilasciata apposita asseverazione che il datore di lavoro produce unitamente alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero. L'asseverazione non è comunque richiesta con riferimento alle istanze presentate dalle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale che hanno sottoscritto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un apposito protocollo di intesa con il quale si impegnano a garantire il rispetto, da parte dei propri associati, dei requisiti di cui sopra. Cosa succede alle domande 2021 per le quali le verifiche sono già state effettuate? Con riferimento alle domande dell'annualità 2021, in relazione alle quali le verifiche sono già state effettuate dagli ITL, le novità sopradescritte non trovano applicazione. In tale caso i datori di lavoro richiedenti non sono tenuti a munirsi dell'asseverazione. Che poteri di verifica restano all'INL? Resta ferma la possibilità, da parte degli Ispettorati del lavoro, in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, di svolgere controlli sul rispetto dei requisiti e delle procedure previste dalla nuova disciplina. Fonte: Comunicato stampa INL 23 giugno 2022
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