giovedì 23/06/2022 • 11:49
La risposta a interrogazione parlamentare del 21 giugno 2022 n. 5-08275 precisa che il decreto del MEF sulle disposizioni limitative della normativa in materia di protezione dei dati personali definirà le specifiche limitazioni e le modalità di esercizio di alcuni diritti per favorire la lotta all'evasione fiscale.
redazione Memento
Alla luce delle indicazioni e delle osservazioni che sono state fornite dal Garante della privacy, il decreto del MEF definirà le modalità di esercizio dei diritti del Regolamento (UE) 2016/679 e, in particolare, del diritto: di accesso dell'interessato; alla cancellazione dei dati o diritto all'oblio; di limitazione di trattamento; del diritto di opposizione al trattamento. Lo scopo è quello di assicurare che l'esercizio di tali diritti non arrechi un pregiudizio effettivo e concreto all'obiettivo di interesse pubblico di rendere più efficace i sistemi di analisi del rischio per combattere l'evasione fiscale. Nel dettaglio, il decreto conterrà anche le disposizioni specifiche relative al contenuto minimo essenziale di cui all'articolo 23, paragrafo 2, del Regolamento (UE) 2016/679 concernente le limitazioni al trattamento dei dati personali nonché le misure adeguate a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati. In attuazione del principio del Regolamento (UE) 2016/679, secondo cui le limitazioni del diritto alla privacy devono essere giustificate da un rilevante interesse economico o finanziario dell'Unione o di uno Stato membro, il decreto conterrà disposizioni necessarie ad assicurare che il periodo di conservazione dei dataset sia limitato al minimo necessario e, in linea con il principio di minimizzazione dei dati e di esattezza, autorizzerà le sole operazioni di trattamento strettamente necessarie allo scopo di individuare criteri di rischio utili per fare emergere posizioni da sottoporre a controllo e incentivare l'adempimento spontaneo (di cui all'art. 1 c. 682 L. 160/2019). Quanto alle misure operative che saranno adottate in materia di protezione dei dati, l'Agenzia delle Entrate precisa che l'archivio dei rapporti finanziari costituisce un'apposita sezione dell'Anagrafe tributaria ed è una base dati che contiene le informazioni relative: ai conti correnti e agli altri rapporti finanziari di cui un contribuente è titolare o può disporre sulla base di deleghe o procure ad operare (c.d. sezione anagrafica); alle movimentazioni contabili in forma aggregata, al saldo iniziale, a quello finale e, per alcune tipologie di conto, al valore medio di giacenza, che interessano in un anno solare ciascun rapporto continuativo, nonché alle operazioni cosiddetto extra-conto, vale a dire effettuate al di fuori di un rapporto continuativo con l'intermediario finanziario (c.d. sezione contabile). L'approccio adottato nell'utilizzo dei dati presenti nelle diverse banche dati (interconnesse) è quello di evitare di innescare attività completamente automatizzate di controllo. Fonte: Risposta a interrogazione parlamentare del 21 giugno 2022 n. 5-08275
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