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martedì 21/06/2022 • 11:00

Lavoro Politiche attive regionali

Programma GOL: ripartizione delle risorse residue

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha firmato il decreto interministeriale che stabilisce le modalità di programmazione ed erogazione delle risorse residue della direzione generale degli ammortizzatori sociali del dicastero, aventi a oggetto gli interventi di politica attiva da parte delle Regioni. Le risorse possono essere programmate e utilizzate in maniera complementare con quelle assegnate alle Regioni ai fini dell'attuazione del programma Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).

di Mario Cassaro - Consulente del lavoro in Latina

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  • Tempo di lettura 5 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Cos'è il programma GOL

Il programma “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” (GOL) consiste nell'erogazione di servizi specifici di politica attiva del lavoro ed è finalizzato al rilancio dell'occupazione.

Tale programma prevede una serie di misure per il reinserimento lavorativo dei disoccupati, dei percettori di Reddito di Cittadinanza, dei lavoratori in cassa integrazione, dei disabili, delle donne, dei giovani, degli over 50 e di altre categorie.

Avrà una durata prevista dal 2021 al 2025 e si inserisce nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicato alle politiche del lavoro.

Obiettivi del programma GOL

Il programma GOL mira a coinvolgere:

  • almeno 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui almeno il 75% donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;
  • almeno 800.000 beneficiari dovranno essere coinvolti in attività di formazione, tra i quali almeno 300.000 destinatari di azioni per rafforzamento delle competenze digitali;
  • almeno l'80% dei CPI in ogni regione entro il 2025 dovrà rispettare gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL.

Quali sono i beneficiari

I beneficiari del programma GOL sono:

  • cittadini che fruiscono di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro;
  • lavoratori fragili o vulnerabili: giovani NEET (under 30), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, nonché lavoratori over 55;
  • beneficiari di misure di sostegno al reddito in assenza di rapporto di lavoro: disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL;
  • percettori del Reddito di Cittadinanza;
  • disoccupati senza sostegno al reddito, ossia disoccupati da almeno 6 mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne), lavoratori autonomi che cessano l'attività o con redditi molto bassi;
  • lavoratori a basso reddito (working poor) ossia soggetti il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo risulti inferiore alla soglia dell'incapienza, secondo la disciplina fiscale;
  • lavoratori autonomi titolari di Partita IVA che cessano definitivamente l'attività (Legge di Bilancio 2022, commi 251-252)

I 5 percorsi previsti

I percorsi previsti per i destinatari si possono riassumere nelle seguenti misure:

  • Reinserimento lavorativo: per i soggetti più vicini al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l'accompagnamento al lavoro;
  • Aggiornamento (upskilling): per lavoratori più lontani dal mercato, ma con competenze spendibili, interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;
  • Riqualificazione (reskilling): formazione professionalizzante destinata a lavoratori lontani dal mercato e con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, generalmente caratterizzata da un innalzamento dei livelli di qualificazione rispetto al livello di istruzione;
  • Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, vale a dire in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa. In questi casi, oltre ai servizi precedenti, si prevede l'attivazione della rete dei servizi territoriali (educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione);
  • Ricollocazione collettiva: valutazione delle opportunità occupazionali secondo la specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento, allo scopo di individuare soluzioni idonee per i lavoratori.

Il decreto del Ministro del lavoro

Il decreto interministeriale firmato il 20 giugno 2022 dal ministro del Lavoro stabilisce le modalità di programmazione ed erogazione delle risorse residue di cui all'art. 44, co. 6 bis, D.Lgs. 148/2015, accertate con il D.D. n. 27 del 4 agosto 2021 della Direzione generale degli Ammortizzatori sociali del dicastero, aventi a oggetto gli interventi di politica attiva da parte delle Regioni.

Qualora le risorse finanziarie residue accertate non siano state programmate nell'ambito dei piani di attuazione regionali di GOL, dovranno essere oggetto di specifico atto di programmazione in cui illustrare:

  • i beneficiari;
  • i percorsi da realizzare;
  • le misure di politica attiva previste;
  • l'importo per ciascuna linea di attività.

Nel comunicato stampa che segue la firma del ministro, si legge che i dati devono essere resi disponibili nei sistemi informativi previsti nelle diverse fasi di avanzamento delle attività del programma GOL, anche al fine del rispetto del divieto di doppio finanziamento.

La bozza dell'atto di programmazione deve essere inviata all'ANPAL che ne valuta la coerenza con la riforma delle politiche attive del lavoro di cui al programma GOL.

L'approvazione dell'atto di programmazione è inviata contestualmente alla direzione generale degli ammortizzatori sociali del ministero. Dopo l'approvazione di ANPAL, la direzione generale procederà all'erogazione, previa richiesta da parte della Regione, di un acconto pari al 50% del totale accertato e programmato.

Il decreto interministeriale è già stato trasmesso al MEF per la firma del ministro.

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