lunedì 20/06/2022 • 12:17
Il presidente del CNDCEC, Elbano De Nuccio, in una lettera inviata al MEF e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, chiede di prorogare dal 30 giugno al 20 luglio la scadenza del versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell’IRAP e dell’IVA.
redazione Memento
Al fine di consentire ai contribuenti e ai commercialisti che li assistono di effettuare l’adempimento senza affanni e con la dovuta diligenza professionale, nell’ottica di favorire la compliance e razionalizzare il calendario fiscale, il CNDCEC chiede all’Amministrazione Finanziaria più tempo per i versamenti delle dichiarazioni dei redditi. Nel dettaglio, viene chiesta proroga al prossimo 20 luglio, con possibilità di versamento entro il 20 agosto 2022 maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. A monte della richiesta del CNDCEC il ritardo generatosi nell’elaborazione delle dichiarazioni, dovuto ad alcune contingenze che hanno imposto il differimento della messa a disposizione degli strumenti necessari per l’adempimento tra cui, finiscono nell’elenco dei commercialisti, i correttivi agli ISA applicabili al periodo d’imposta 2021 (pubblicati solo il 13 maggio 2022 in Gazzetta Ufficiale), le dichiarazioni precompilate rese disponibili a partire dal 23 maggio 2022 (invece che dal 30 aprile), con conseguente slittamento al 31 maggio della data a partire dalla quale è stato possibile modificare e inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione (730 e Redditi) o accettare senza modifiche il modello 730 precompilato. Circostanze che hanno avuto ripercussioni anche sul lavoro delle software house che hanno dovuto ritardare il rilascio agli studi professionali degli applicativi necessari per l’elaborazione delle dichiarazioni. Il presidente De Nuccio ricorda, inoltre, come in questi primi mesi del 2022 è proseguita l’attività di supporto che i commercialisti hanno assicurato durante l’intero periodo emergenziale al fine di permettere a imprese, lavoratori e famiglie colpiti dalla pandemia l’accesso alle molteplici forme di sostegno che hanno alleviato gli effetti conseguenti sia alle misure di lockdown che al rallentamento brusco e generalizzato dell’economia. Infine, il presidente invita a tener conto anche degli ulteriori adempimenti ordinariamente in scadenza nel mese di giugno – tra cui, solo per citarne alcuni, quelli ai fini IMU, IVA e delle ritenute e contributi.
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