mercoledì 08/06/2022 • 08:00
Arrivano dal Governo i finanziamenti per il progetto Riparto, a sostegno del rientro al lavoro delle madri lavoratrici tramite percorsi di welfare aziendale costruiti e pensati per favorire la natalità e il work-life balance: le imprese dovranno inoltrare i progetti alla PEC dedicata entro le ore 12:00 del 5 settembre 2022 .
redazione Memento
Con la pubblicazione dell'Avviso pubblico #RiParto prende il via l'iniziativa del Dipartimento per le politiche della famiglia volta a sostenere il ritorno al lavoro delle lavoratrici madri dopo l'esperienza del parto, anche attraverso l'armonizzazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia, nell'ottica di favorire un corretto work-life balance. Il progetto si inserisce nell'ambito della missione istituzionale di competenza del Dipartimento di impulso e promozione di buone pratiche, sia nel pubblico che nel privato, da promuovere e monitorare ai fini della replicabilità sul territorio nazionale. Progetti di welfare a sostegno del work-life balance Il sostegno al ritorno al lavoro delle lavoratrici madri avviene tramite il finanziamento di progetti proposti dalle imprese, che siano in grado di fornire un sistema integrato di strumenti atti a favorire la risoluzione di problemi comuni alle lavoratrici madri dopo l'arrivo di un figlio. Quanto tempo per costruire il progetto di welfare aziendale? Le imprese dovranno inoltrare i progetti alla PEC dedicata entro le ore 12:00 del 5 settembre 2022. L'Avviso prevede, infatti, 3 mesi di tempo per costruire il progetto di welfare aziendale finalizzato a sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e a favorire l'armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia. Chi può accedere al finanziamento? Possono presentare domanda di finanziamento: le imprese aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale (artt. 2082 e 2083 c.c.); i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate (art. 2359 c.c.). Imprese, consorzi e gruppi di società collegate o controllate possono partecipare anche in forma associata con altri soggetti aventi gli stessi requisiti richiesti dall'Avviso per i partecipanti singoli: costituendosi in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d'impresa (ATI); individuando un capofila che presenti un'unica domanda di finanziamento, un unico progetto ed un unico piano finanziario. A quanto ammontano le risorse disponibili? Il finanziamento dedicato dalla legge è pari a € 50.000.000. Fonte: Dip. famiglia Avviso 6 giugno 2022
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