Dal modello T-shaped al π-shaped: le nuove geometrie delle skill professionali

La fine delle competenze monolitiche?

Per molto tempo la professionalità è stata associata soprattutto alla verticalità, intesa come competenza approfondita su una materia specifica (modello I-shaped). L’ingegnere che parla il linguaggio delle formule, l’avvocato che vive tra codici e sentenze, il medico che affina diagnosi e protocolli. Ognuno, padrone del proprio lessico, ha costruito la propria autorevolezza su un sapere verticale, ma i cambiamenti degli scenari di lavoro, la rivoluzione digitale e la complessità dei sistemi hanno spinto le professioni oltre la specializzazione pura, rendendo indispensabili nuove abilità, competenze ed esperienze da saper collegare e utilizzare in contesti diversi.

È in questo contesto che, tra gli anni Novanta e i primi Duemila, si afferma il modello T-shaped (letteralmente ‘a forma di T’), nato negli ambienti del design thinking e analizzato successivamente da grandi organizzazioni nei propri modelli di competenza e di organizzazione del lavoro. La linea verticale della “T” rappresenta la competenza tecnica (su una specifica materia), mentre quella orizzontale identifica varie capacità, tra cui quella di collaborare, comunicare e comprendere prospettive diverse.

Oggigiorno, la velocità dell’innovazione, l’ibridazione dei ruoli e l’automazione dei processi spingono l’attenzione verso profili sempre...