DPFP 2025: misure e priorità della Manovra

Con l’approvazione del DPFP 2025 il Governo italiano ridefinisce la strategia di politica economica, in linea con le nuove regole europee. Il Documento, che prende il posto della Nadef, contiene le previsioni aggiornate sui principali indicatori macroeconomici e finanziari, delineando la rotta che condurrà all’approvazione della Manovra di bilancio 2026.

Le linee guida della Manovra

Tra le priorità individuate dall’approvazione del DPFP 2025 da parte del Consiglio dei Ministri spiccano la riduzione del prelievo fiscale sui redditi da lavoro, il rafforzamento del finanziamento alla sanità e l’attuazione di nuove misure per sostenere la natalità e la conciliazione tra lavoro e vita privata. Particolare attenzione è riservata agli investimenti delle imprese, con interventi per aumentarne la competitività e favorire la crescita economica.

Il 2 ottobre 2025 il Documento è stato trasmesso alle Camere per poi essere inviato alla Commissione Europea per il confronto con le istituzioni comunitarie. Sempre nel mese di ottobre vi sarà la presentazione ufficiale in Parlamento, dopo il via libera del Consiglio dei Ministri. Infine, il 31 dicembre 2025 scade l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio da parte di Camera e Senato, con entrata in vigore dal 1° gennaio 2026.

Le misure in campo

Le principali proposte riguardano la rimodulazione dell’IRPEF con un taglio delle aliquote per il ceto medio, la revisione delle detrazioni familiari, sostegni per l’acquisto e l’affitto della casa e una possibile nuova rottamazione delle cartelle fiscali.

Sul fronte del lavoro si studiano incentivi per welfare aziendale, fringe benefit e buoni pasto, oltre a meccanismi per favorire il rinnovo tempestivo dei contratti pubblici e privati. In ambito previdenziale, il Governo valuta la proroga o la modifica dei canali di pensionamento anticipato e nuove regole per la previdenza integrativa.

Per rafforzare il tessuto produttivo, la Manovra prevede misure per alleggerire il costo dell’energia, il proseguimento degli incentivi agli investimenti e la semplificazione della fiscalità d’impresa. Vengono inoltre destinati fondi dedicati alle aree economiche speciali e alle iniziative di rilancio industriale, con l’obiettivo di stimolare uno sviluppo più equilibrato su tutto il territorio.
Le previsioni di crescita restano caute, con stime che indicano un lieve aumento del PIL nei prossimi anni. Il Governo intende proseguire su una linea di prudenza e responsabilità, sostenendo famiglie e imprese senza perdere di vista la necessità di mantenere sotto controllo il debito pubblico e rispettare gli impegni presi in sede europea.