giovedì 02/10/2025 • 14:23
In data 1° ottobre il Senato ha approvato definitivamente il DDL che reintroduce, a partire dal 2026, la festività di S. Francesco, che sarà celebrata il 4 ottobre.
redazione Memento
Approvato definitivamente, nella seduta del 1° ottobre 2025, il disegno di legge che reintroduce dal prossimo anno la festività di S. Francesco, abolita nel 1977.
La festività si celebrerà il 4 ottobre e viene reintrodotta in occasione dell'ottavo centenario della morte del santo.
Nell'Aula di Montecitorio il DDL è stato approvato con ben 247 voti a favore, 8 astenuti e soli 2 contrari.
Si attende ora solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della normativa per la sua effettiva entrata in vigore.
Cosa comporta la reintroduzione della festività?
Il nuovo intervento normativo modifica l'elenco delle festività contenuto nell'art. 1 L. 260/49, inserendovi nuovamente il giorno dedicato a San Francesco. La norma precisa che la festività decorre dal 1° gennaio dell'anno successivo alla sua entrata in vigore, con conseguente piena applicazione delle disposizioni in materia di trattamento economico e normativo dei lavoratori nel 2026.
La scelta legislativa è di carattere simbolico, ma ha anche grandi impatti a livello produttivo e di costo.
Nel 2026 il 4 ottobre cadrà di domenica; pertanto, l'effettiva riduzione dell'attività lavorativa legata alla nuova festività si verificherà a partire dal 2027
Con la reintroduzione del 4 ottobre, si applicano le regole generali previste dalla L. 260/49 e successive modifiche, integrate dalle previsioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
Le parole della presidente del Consiglio
“Accolgo con gioia e soddisfazione la notizia dell'approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge parlamentare che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d'Italia” ha dichiarato Giorgia Meloni, precisando inoltre che “il Governo ha appoggiato convintamente l'iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l'appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l'ottavo centenario della morte del Poverello d'Assisi. Il sostegno bipartisan e pressoché unanime alla proposta è un segnale importante dell'unità che si ritrova in politica attorno ad una delle figure più rappresentative e distintive dell'identità nazionale. Un Santo amato da tutto il popolo italiano e in cui tutto il popolo italiano si riconosce. La Festa nazionale sarà l'occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo”.
Fonte: DDL Senato 1653
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