giovedì 26/06/2025 • 06:00
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) rappresenta uno degli adempimenti cardine per la corretta gestione dei rifiuti da parte di imprese ed enti. La scadenza per la presentazione della dichiarazione riferita all'anno 2024 è prevista per il 28 giugno 2025.
L'adempimento annuale relativo al Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) è uno degli obblighi ambientali più rilevanti per imprese ed enti pubblici coinvolti nella produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti. Con il DPCM 28 febbraio 2025, la consueta scadenza del 30 aprile è stata ufficialmente prorogata al 28 giugno 2025, offrendo a operatori e professionisti alcune settimane aggiuntive per adempiere correttamente all'obbligo dichiarativo. Poiché la scadenza cade di sabato, è possibile inviare il MUD fino a lunedì 30 giugno.
Il MUD rappresenta un presidio fondamentale per il controllo dei flussi di rifiuti a livello nazionale. È il documento attraverso cui si comunicano i dati relativi ai rifiuti prodotti, trasportati, smaltiti o recuperati nell'anno precedente (2024, in questo caso), secondo criteri uniformi e tracciabili. L'invio deve avvenire esclusivamente per via telematica tramite i canali messi a disposizione dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in base alla tipologia di dichiarazione da presentare.
Soggetti obbligati all'invio e soggetti esonerati
Sono tenuti alla trasmissione del MUD 2025 gli operatori che, a vario titolo, gestiscono rifiuti. Rientrano in questa categoria:
Devono adempiere all'obbligo anche i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi provenienti da attività industriali, artigianali o simili, purché con più di dieci dipendenti, e i consorzi riconosciuti per il recupero e riciclo. Sono compresi anche i gestori del servizio pubblico di raccolta, relativamente ai rifiuti speciali conferiti.
Sono esonerati invece i produttori di soli rifiuti non pericolosi che li trasportano in conto proprio, le imprese sotto i dieci dipendenti che producono rifiuti non pericolosi da specifiche attività (quali lavorazioni artigianali o fanghi derivanti da depurazione), gli agricoltori con fatturato inferiore a 8.000 euro e i liberi professionisti non organizzati in forma d'impresa, anche in presenza di rifiuti pericolosi. Non è tenuto a trasmettere la dichiarazione nemmeno chi, nel 2024, non ha prodotto o movimentato alcun rifiuto.
Una novità importante riguarda l'inclusione del codice ATECO 96.02.03, riferito ai servizi di manicure e pedicure, tra le attività obbligate alla dichiarazione.
Inoltre, per la determinazione del numero di lavoratori ai fini dell'obbligo, si fa ora riferimento ai criteri previsti dal RENTRI, il registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti. Le istruzioni tecniche sono state aggiornate per recepire tali modifiche e prevenire errori nella compilazione, anche in coerenza con quanto previsto dalle linee guida Arera.
Modalità di presentazione
Le modalità di presentazione cambiano a seconda della sezione del MUD compilata:
Resta disponibile anche la versione semplificata del MUD, utilizzabile solo se sussistono contestualmente le seguenti condizioni:
In tal caso, l'accesso avviene tramite la piattaforma dedicata mudsemplificato.ecocerved.it e la trasmissione richiede l'invio del documento firmato all'indirizzo PEC, previo pagamento del diritto di segreteria camerali.
Invio oltre il termine
È opportuno ricordare che l'invio oltre il termine comporta l'applicazione di sanzioni amministrative, che possono variare da un minimo di 2.000 euro fino a oltre 10.000 euro, a seconda della gravità della violazione. Tuttavia, qualora la trasmissione avvenga entro 60 giorni dalla scadenza, è prevista una riduzione dell'importo.
Il MUD non è un mero adempimento formale, bensì uno strumento di trasparenza e controllo che riflette l'impegno di ogni organizzazione nel contribuire alla gestione sostenibile delle risorse e alla salvaguardia ambientale. Per questo motivo, è essenziale che le imprese si attivino per tempo e si avvalgano, se necessario, dell'assistenza di consulenti specializzati. La scadenza non va sottovalutata: rappresenta un momento di responsabilità collettiva e un'occasione per dimostrare, anche attraverso la correttezza amministrativa, l'adesione concreta ai principi dell'economia circolare.
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Amerigo Sponcichetti
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