martedì 24/06/2025 • 14:33
Con Comunicato stampa 24 giugno 2025, CNDCEC e FNC hanno pubblicato un documento di ricerca relativamente al PRO, il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione, analizzando le novità a seguito del DL correttivo.
redazione Memento
CNDCEC e FNC hanno pubblicato un documento dal titolo di ricerca dal titolo “Il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione alla luce delle novità introdotte dal correttivo”.
Il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione (PRO) non era previsto nella versione originaria del Codice della crisi ed è stato introdotto dal D.Lgs. 83/2022, che ha recepito la Direttiva Insolvency (Dir. UE 2019/1023), e successivamente è stato modificato dal D.Lgs. 136/2024 (decreto correttivo del Codice della crisi).
Come strumento di regolazione della crisi esso si colloca nell'ambito di un contesto normativo radicalmente innovato in cui la liquidazione giudiziale è considerata come rimedio estremo e, per contro, è agevolata la ristrutturazione dell'impresa e la conservazione della continuità aziendale.
Possono fare accesso al PRO le imprese commerciali non rientranti nei parametri sanciti dall'art. 2 c. 1 lett. d) D.Lgs. 136/2024; lo strumento può considerarsi innovativo soprattutto perché consente al debitore di derogare a tre principi concorsuali tradizionali e cioè: i) il rispetto dell'ordine delle cause legittime di prelazione, ii) la responsabilità illimitata del debitore art. 2740 c.c., iii) la par condicio creditorum ex art. 2741 c.c.
Il PRO, come strumento preventivo dell'insolvenza, si colloca nell'ambito di un contesto normativo radicalmente innovato che consente all'imprenditore in difficoltà un approccio proporzionale alla crisi, e in ciò adeguandosi alla volontà del legislatore comunitario che ha voluto considerare la liquidazione giudiziale come rimedio estremo e, per contro, ha enfatizzato la ristrutturazione dell'impresa e la conservazione della continuità aziendale nella prospettiva di preservare la gestione dell'impresa in capo all'imprenditore in difficoltà.
Il decreto correttivo, con l'inserimento del c. 1-bis all'art. 64-bis D.Lgs.14/2019 ha previsto, anche, per tale strumento la possibilità del debitore di proporre il pagamento parziale o dilazionato dei tributi e dei relativi accessori amministrati dalle agenzie fiscali, nonché dei contributi amministrati dagli enti gestori di forme di previdenza assistenza e assicurazioni obbligatorie e dei relativi accessori. La possibilità riconosciuta al debitore di fruire del pagamento parziale o dilazionato dei debiti fiscali e contributivi colma il precedente vuoto normativo che costituiva un limite insuperabile che rendeva poco attrattiva questa procedura.
Il documento di ricerca, nell'esaminare la disciplina del PRO contenuta nel Codice della crisi, si sofferma innanzitutto sui presupposti soggettivi e oggettivi, per poi analizzare le modalità di presentazione della domanda di accesso e approfondire i compiti del commissario giudiziale e del professionista indipendente.
La parte finale del documento di ricerca prova a fare chiarezza su una questione ampiamente dibattuta e ancora aperta, ossia se il PRO possa avere quale finalità anche quella specificatamente liquidatoria.
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Nicola Rumine
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