Mediobanca chiama i soci in assemblea per l’offerta su Banca Generali: attesa attorno al voto dei fondi internazionali

Lunedì 16 giugno – L’assemblea di Mediobanca

Oggi si tiene l’assemblea di Mediobanca che dovrà votare il sì all’ops su Banca Generali, operazione che prevede un’offerta totalitaria valorizzata con uno scambio di azioni Generali in pancia a Piazzetta Cuccia (oggi ne detiene il 13%). L’assise dei soci si prevede molto combattuta, già nei giorni scorsi c’è chi ha arrotondato le proprie quote come Caltagirone, salito al 10%, o l’Enpam, che ha incrementato al 2%. L’attesa è tutta per i fondi internazionali dato che il 50% del capitale di Mediobanca è sul mercato. E qualcuno si aspetta un colpo di scena anche da Andrea Orcel.

Mercoledì 18 giugno – I 50 anni di Prometeia

Alle 9 di questa mattina, al Museo della Scienza di Milano, va in scena un compleanno speciale: i 50 di Prometeia, società di sviluppo e consulenza fondata nel 1974 a Bologna da un gruppo di professori che ruotavano intorno a Beniamino Andreatta. L’appuntamento vedrà la partecipazione del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta e di Oscar Arce, direttore generale Economics della Bce, oltre ovviamente al presidente Angelo Tantazzi.

Ultimatum americano a Nippon Steel

Questa volta Donald Trump non c’entra. O almeno, solo in parte. Infatti, era stato il predecessore Joe Biden ad alzare un muro di opposizione all’operazione da 14 miliardi di dollari lanciata da Nippon Steel, colosso giapponese dell’acciaio pronto a prendersi l’americana US Steel. Motivi di sicurezza nazionale avevano portato la vecchia amministrazione a impartire l’obbligo ai giapponesi di mollare la presa. Ne è seguito un ricorso in Tribunale. Intanto, il Comitato per gli investimenti esteri negli Usa aveva concesso una proroga per chiudere l’operazione: quel giorno scade oggi, salvo altri rinvii. Durante la campagna elettorale, Trump era della stessa idea di Biden, ma più di recente ha parlato di una “planned partnership”. Naturalmente, può cambiare idea un’altra volta.      

Giovedì 19 giugno – Addio a TikTok o forse no

Salvo proroghe sempre possibili, si chiude oggi il periodo concesso dalla Casa Bianca alla TikTok cinese per cambiare nazionalità. La app più amata dai giovanissimi. potrebbe diventare americana o semplicemente staccare ogni contatto con il Dragone. Troppo alto il rischio (per qualcuno una certezza), che Pechino stia raccogliendo i dati digitali di milioni di giovani che diventeranno adulti: gusti, orientamenti, attitudini. Insomma, la più grande operazione di ingegneria sociale (spionaggio virtuale, per qualcuno) della Storia. Ecco spiegata la diffidenza dell’amministrazione Usa verso la app, che rischia di chiudere. O forse no: a Washington qualcuno pensa che una TikTok aperta sia uno strumento negoziale più utile per gli americani nella complessa partita globale.  

Venerdì 20 giugno – Il Piano Mattei con Costa

Si chiama Elmed il progetto che, entro il 2028 collegherà la Sicilia con la Tunisia: un elettrodotto lungo 220 chilometri, posato a 800 metri di profondità. Costo dell’operazione: 850 milioni per cambiare il rapporto energetico tra Europa e Nord Africa. E uno dei tasselli importanti del Piano Mattei, voluto dalla premier Giorgia Meloni che oggi incontra Antonio Costa, ex omologo in Portogallo (per quanto del Partito socialista) e ora presidente del Consiglio europeo. Insieme a Ursula von der Leyen, Costa è impegnato a promuovere la Strategia Global Gateway targata Unione europea. Qualcosa che potrebbe assomigliare alla cinese Silk Road, voluta da Xi Jinping con molta enfasi. Forse troppa. L’Europa con tutti i suoi limiti si muove più cauta e lenta. Ma si muove.