giovedì 12/06/2025 • 11:44
L’Ispettorato del Lavoro presenta il Documento di programmazione della vigilanza per il 2025: tra le priorità la lotta al lavoro sommerso e i controlli in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
redazione Memento
Anche nell'anno 2025 il rafforzamento della lotta al lavoro sommerso nei diversi settori dell'economia costituisce il filo conduttore di tutta la programmazione dell'attività di vigilanza dell'INL, che dovrà garantire il target previsto dal PNS, aggiornato dalla Decisione del Consiglio europeo del 12 novembre 2024, consistente in un aumento del numero di ispezioni in modo che la media delle ispezioni del triennio 2023 – 2025 superi del 30% la media del triennio 2019-2021.
L'INL sarà impegnato, nell'ottica di un costante presidio del territorio, a garantire un numero minimo di 119.000 accessi ispettivi, comprensivo degli accessi effettuati dal personale militare.
In materia di salute e sicurezza sul lavoro, proseguirà l'impegno dell'INL ad intensificare gli accertamenti ispettivi, anche attraverso una programmazione della vigilanza basata sull'operatività di teams specialistici, individuati sulla base dei settori produttivi ed economici presenti su ciascun territorio regionale e rivolta prevalentemente agli ambiti nei quali si registra una maggiore percentuale di infortuni sul lavoro.
Sono queste le priorità nell'attività ispettiva che emergono dal Documento di programmazione della vigilanza per il 2025, presentato dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Contrasto al sommerso
Il contrasto al sommerso rappresenterà la primaria finalità della programmazione della vigilanza d'iniziativa anche per l'anno 2025, atteso che è obiettivo del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso assegnato all'INL. Nell'ultimo rapporto sull'economia non osservata, pubblicato dall'Istat, i lavoratori irregolari sono stati stimati in tre milioni ovvero il 12,5% rispetto al totale degli occupati.
L'INL si impegna a combattere sia il lavoro nero che il lavoro “grigio”, forma insidiosa di sfruttamento del lavoro in quanto coperto da una parvenza di legalità fornita dalla presenza stessa del contratto di lavoro. In tale ambito particolare attenzione sarà rivolta a tutte quelle tipologie di lavoro che si collocano a margine tra subordinazione e autonomia, tra etero-organizzazione e auto-organizzazione con forti ricadute in termini di tutela del lavoratore, come quello sportivo nell'ambito del dilettantismo, il lavoro dei rider nell'ambito della delivery e degli operatori dell' “ultimo miglio” nell'ambito del trasporto, nonché i rapporti instaurati ai sensi e nelle forme dell'art. 54-bis DL 50/2017 (Disciplina delle prestazioni occasionali. Libretto Famiglia. Contratto di prestazione occasionale), le prestazioni coordinate e continuative nell'ambito dei servizi ed il lavoro autonomo occasionale.
Importante sarà anche l'azione dell'INL per la lotta al caporalato.
Pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione
Nell'ambito delle pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione l'INL continuerà la sua azione volta a garantire sia il rispetto della parità di genere sui luoghi di lavoro sia l'accesso al lavoro dei soggetti con disabilità. Attraverso un attento presidio della normativa a tutela della genitorialità e contrastando il salary gap tra uomo e donna che, secondo i dati 2023 dell'Osservatorio INPS sui lavoratori dipendenti del settore privato, ammonterebbe a quasi 8 mila euro l'anno in meno per le donne, l'Ispettorato intende favorire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Vigilanza salute e sicurezza sul lavoro
La vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro mira a migliorare le condizioni lavorative in tutti i settori produttivi. Questa attività sarà rafforzata tramite un'intelligence approfondita che analizzi contesti socio-economici, socio-occupazionali, denunce di infortuni e malattie professionali, utilizzando anche i dati INAIL. L'obiettivo è rendere gli accessi ispettivi più efficaci, concentrandosi sulle realtà a più alto rischio.
Durante le ispezioni, team specialistici verificheranno l'utilizzo e la conformità di macchine e attrezzature alle normative vigenti, inclusa la formazione specifica dei lavoratori. Saranno inoltre segnalate eventuali non conformità alle autorità di sorveglianza del mercato.
La programmazione della vigilanza tecnica sarà allineata al "Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro" e seguirà l'approccio "Visione Zero" della Commissione Europea per ridurre la mortalità legata al lavoro. L'attività si concentrerà sui settori a rischio medio-alto.
In edilizia e agricoltura, le ispezioni saranno spesso congiunte (vigilanza ordinaria e tecnica).
Un elemento chiave della prevenzione è la formazione dei lavoratori, che dovrà essere erogata in conformità agli accordi Stato-Regioni e agli allegati del D.Lgs. 81/2008.
Fonte: Documento di programmazione della vigilanza INL per il 2025
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Marianna Russo
- Ricercatrice di diritto del lavoro presso l'Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli"Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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