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mercoledì 11/06/2025 • 06:00

Fisco IMPOSTE DIRETTE, ADDIZIONALI E SOSTITUTIVE

Dichiarazioni: versamento saldo e primo acconto IRPEF entro il 30 giugno

Entro il 30 giugno 2025 i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi sono chiamati al versamento del saldo IRPEF per l'anno d'imposta 2024 e, ove dovuto, del primo acconto per il 2025. È inoltre possibile eseguire il versamento anche entro 30 giorni da tale scadenza con l'applicazione della maggiorazione dello 0,40%.

di Giuseppe Moschella - Dottore commercialista

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  • Tempo di lettura 2 min.
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È fissato al 30 giugno 2025 il termine per il versamento del saldo 2024 e del primo acconto 2025, in unica soluzione o come prima rata, sia per quanto riguarda le imposte dirette (IRPEF, IRES e IRAP), le addizionali (tra cui quelle comunali e regionali IRPEF) e le imposte sostitutive (cedolare secca sugli affitti, IVIE, IVAFE, ecc.). È sempre possibile versare le imposte differendo di 30 giorni il termine, applicando la maggiorazione dello 0,40%.

I contribuenti titolari di partita IVA sono obbligati ad effettuare i versamenti:

  • direttamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate (“F24 web” e “F24 online”) utilizzando i canali Entratel o Fisconline, mediante i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l'Agenzia (banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento);
  • tramite gli intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, CAF).

I contribuenti non titolari di partita IVA, possono effettuare i versamenti:

  • utilizzando il modello F24 cartaceo;
  • oppure possono adottare le modalità telematiche di versamento utilizzando i servizi online dell'Agenzia delle Entrate o del sistema bancario e postale.

Coloro che intendono utilizzare in compensazione i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive, all'IRAP, i crediti maturati in qualità di sostituto d'imposta e i crediti d'imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi, sono tenuti a presentare il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.

Il versamento degli acconti: metodo storico e previsionale

Le medesime scadenze di versamento per il saldo valgono anche per il primo acconto 2025. In merito agli acconti d'imposta si evidenzia che gli importi possono essere determinati secondo:

  • il metodo storico, il quale presuppone di considerare come base di calcolo l'imposta a saldo risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata nell'anno di riferimento, e relativa al periodo dell'imposta precedente;
  • il metodo previsionale, in cui gli importi da versare possono essere ridotti, se si ritiene che le imposte dovute per il periodo d'imposta in questione siano inferiori rispetto a quelle del precedente esercizio. In tal caso, l'imposta versata in acconto è commisurata all'effettivo ammontare dell'imposta dovuta in via previsionale per l'esercizio, nel rispetto della misura percentuale richiesta dalla normativa in relazione agli acconti. Tale scelta espone il contribuente al rischio di effettuare i versamenti in acconto in misura inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto, e all'eventuale successiva irrogazione, da parte l'Agenzia delle Entrate delle sanzioni previste. È fatta salva la possibilità di regolarizzare la violazione ricorrendo al ravvedimento.

L'acconto deve essere versato in una o due rate, a seconda dell'importo minimo previsto:

  • unico versamento, entro il 1° dicembre 2025 (il 30 novembre 2025 cade di domenica), se l'acconto è inferiore a 257,52 euro, ma superiore a 52 euro;
  • due rate, se l'acconto è pari o superiore a 257.52 euro. La prima pari al 40%, entro il 30 giugno 2025, insieme al saldo, la seconda, pari al restante 60% entro il 1° dicembre 2025.

Con riferimento agli acconti il DL 55/2025 ha modificato l'art. 1 c. 4 D.Lgs. 216/2023, che aveva disposto per l'anno 2024 una variazione delle aliquote IRPEF (da quattro a tre) e aveva inoltre previsto che per la determinazione degli acconti per il 2024 e per il 2025, si sarebbero dovute considerare le regole in vigore per il 2023. Tale fatto aveva prodotto una distorsione al meccanismo degli acconti in quanto ad esempio molti lavoratori che avrebbero avuto diritto ad un rimborso o una imposta nulla, avrebbero dovuto versare un acconto basato sulle aliquote in vigore precedentemente, e più elevate. Con la modifica effettuata, l'acconto IRPEF dovuto per l'anno di imposta 2025 dovrà essere calcolato sulla base dei tre scaglioni ad aliquote 23%, 35% e 43% confermate in via definitiva dalla Legge di Bilancio 2025, e non più sulla base delle aliquote in vigore per l'anno di imposta 2023.

Come comportarsi in caso di rateizzazione dei versamenti

È possibile effettuare il versamento delle imposte dovute a titolo di saldo e di primo acconto anche in rate mensili, a condizione che il pagamento rateale venga completato entro il 16 dicembre dello stesso anno di presentazione della dichiarazione.

Sugli importi da versare con le rate mensili successive alla prima, si applicano gli interessi dello 0,33% mensile. L'acconto versato a novembre non può essere rateizzato.

Chi decide di versare gli importi mediante la rateazione, e verserà la prima rata il 30 giugno dovrà rispettare il seguente calendario:

  • 1a rata 30 giugno 2025 (interessi 0,00);
  • 2a rata 16 luglio 2025 (interessi 0,18);
  • 3a rata 20 agosto 2025 (interessi 0,51);
  • 4a rata 16 settembre 2025 (interessi 0,84);
  • 5a rata 16 ottobre 2025 (interessi 1,17);
  • 6a rata 17 novembre 2025 (interessi 1,50);
  • 7a rata 16 dicembre 2025 (interessi 1,83).

Se invece si versa la prima rata entro il 30 luglio 2025, si dovrà preventivamente maggiorare l'intero debito da rateizzare dello 0,4%, e poi suddividere lo stesso per il numero delle rate così spalmate:

  • 1a rata 30 luglio 2025 (interessi 0,00);
  • 2a rata 20 agosto 2025 (Interessi 0,18);
  • 3a rata 16 settembre 2025 (Interessi 0,51);
  • 4a rata 16 ottobre 2025 (Interessi 0,84);
  • 5a rata 17 novembre 2025 (Interessi 1,17);
  • 6a rata 16 dicembre 2025 (Interessi 1,50).

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