mercoledì 14/05/2025 • 11:24
Il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo sulla posizione degli Stati membri in merito alla Direttiva sulle norme IVA per le vendite a distanza di beni importati e l'IVA all'importazione. La Direttiva sarà soggetta a una procedura legislativa speciale, poi il Parlamento europeo sarà invitato a formulare un parere.
redazione Memento
Il 17 maggio 2023 la Commissione europea ha pubblicato un pacchetto di riforme doganali che consiste di tre proposte legislative, una delle quali è la proposta di direttiva del Consiglio sulle norme IVA per le vendite a distanza di beni importati e l'IVA all'importazione. Con il comunicato stampa del 13 maggio 2025, il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo sulla posizione degli Stati membri (il c.d. "orientamento generale") in merito alla direttiva sulle norme IVA per le vendite a distanza di beni importati e l'IVA all'importazione.
La direttiva mira a migliorare la riscossione dell'IVA sui beni importati, facendo sì che i fornitori siano debitori dell'IVA pagata all'importazione, il che dovrebbe incoraggiarli a utilizzare lo sportello unico per l'IVA alle importazioni (IOSS).
L'IOSS funge da punto di contatto per gli importatori di beni da Paesi terzi nell'Unione europea. Mira a semplificare la dichiarazione e il pagamento dell'IVA sui beni importati nell'UE, in quanto rende sufficiente registrarsi in un solo Stato membro anche quando le vendite sono effettuate in tutta l'UE.
Consentendo il pagamento dell'IVA anticipato (quando il consumatore acquista l'articolo) invece che alla frontiera, l'IOSS protegge le entrate fiscali degli Stati membri e aumenta la conformità in materia di IVA in relazione alle importazioni. Sposta, inoltre, l'onere della riscossione dell'IVA dai clienti alle piattaforme, obiettivo che il Consiglio spera di conseguire per i dazi doganali con la riforma del codice doganale dell'Unione.
La direttiva sarà soggetta a una procedura legislativa speciale e l'accordo sul relativo progetto richiede l'unanimità in seno al Consiglio. Il Parlamento europeo sarà consultato sul testo concordato e invitato a formulare un parere. Il testo dovrà quindi essere formalmente adottato dal Consiglio, prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrare in vigore.
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Marco Peirolo
- Dottore commercialista e componente della Commissione IVA e altre imposte indirette CNDCECRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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