Crisi di liquidità: ipotesi di punibilità degli omessi versamenti

I principi di diritto enunciati dalla Cassazione

Con ordinanza del 14 aprile 2025 n. 9699, la Cassazione ha annullato una sentenza di appello che aveva dichiarato illegittima l'applicazione di sanzioni ed interessi in un caso di mancato versamento di tributi considerato incolpevole, perché ascrivibile a cause di forza maggiore. Secondo la tesi accolta dai giudici di merito, la contribuente non avrebbe potuto adempiere ai propri obblighi contributivi per la sua situazione di illiquidità, determinata dal mancato adempimento dell'amministrazione dello Stato, sua unica cliente, alle obbligazioni pecuniarie assunte nei suoi confronti.

Con la citata ordinanza la S. Corte ha accolto il primo ed assorbente motivo di ricorso proposto dall'Agenzia delle Entrate, nel presupposto che i vizi di logicità della sentenza impugnata fossero così gravi, da tradursi in una radicale mancanza di una motivazione, che facesse intendere l'effettiva ratio  della decisione (sulla nullità della sentenza di cui non sia possibile comprendere l'effettivo significato, ai sensi dell'art. 132 c. 1 n. 4 c.p.c., cfr. Cass. SSUU n. 8053/2014 e, da ultimo, Cass. nn. 29086/2024 e