venerdì 11/04/2025 • 06:00
Intelligenza artificiale e trasformazione della professione del commercialista, modifica dell'art. 2407 c.c. e introduzione del limite per la responsabilità patrimoniale dei Sindaci, sono tematiche di grande attualità. Nell'intervista a QuotidianoPiù il punto di vista del Presidente Francesco Cataldi in occasione del 62° Congresso Nazionale UNGDCEC, il 10-11 aprile 2025 a Catania.
redazione Memento
Il 62° Congresso Nazionale UNGDCEC, in programma a Catania giovedì 10 e venerdì 11 aprile, rappresenta una due giorni di confronto sui temi che vedono i giovani commercialisti protagonisti dell'evoluzione dell'intelligenza artificiale.
QuotidianoPiù ha intervistato il Presidente dell'UNGDCEC Francesco Cataldi.
Presidente, il Congresso si propone di esplorare l'impatto dell'IA sulla professione del commercialista e le evoluzioni organizzative degli studi professionali. Come salvaguardare il valore aggiunto della professione alla luce di questa epocale innovazione?
Salvaguardare il valore aggiunto della professione nell'era dell'IA significa rafforzare i fattori che ci rendono unici, a partire dall'appartenenza ad un Ordine Professionale.
Con il suo bagaglio di competenze ed esperienze in diversi settori e specializzazioni, il professionista ha una capacità di contestualizzare il problema del cliente e risolverlo attraverso un giudizio professionale. Le capacità relazionali, il pensiero critico, non potranno essere mai sostituiti: l'intelligenza artificiale permette di efficientare i processi e migliorare le soluzioni per i problemi dei clienti, rafforzando così il ruolo consulenziale e fiduciario del commercialista.
Per questo è fondamentale promuovere modelli organizzativi degli studi che integrino competenze umane e tecnologie in modo sinergico. Serve investire su formazione avanzata, innovazione applicata e nuove specializzazioni ad alto valore aggiunto. Il commercialista sarà sempre più partner strategico e punto di riferimento per la governance di aziende, pubbliche amministrazioni, cittadini e altri stakeholders. L'intelligenza artificiale non sostituirà la nostra professione: la trasformerà. Molti processi verranno automatizzati, certo, ma questo rappresenta un'opportunità, non una minaccia. Sarà un supporto prezioso, che ci libererà da molte attività ripetitive e ci consentirà di concentrarci su ciò che davvero fa la differenza: il valore umano, la capacità di interpretare, consigliare, guidare.
Il commercialista del futuro – e soprattutto il giovane commercialista di oggi – dovrà puntare sulle competenze e sulle specializzazioni che nessuna macchina potrà replicare. La consulenza strategica, l'analisi critica, il rapporto fiduciario con il cliente: tutte dimensioni dove la centralità del professionista resta insostituibile.
L'adozione dell'IA su larga scala, se ben governata, può diventare la leva per una vera evoluzione della professione, migliorando la qualità del lavoro, la competitività sul mercato e, non da ultimo, la redditività. È quello che i giovani commercialisti chiedono da tempo. È una sfida, sì, ma anche una straordinaria occasione di crescita.
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L'IA, presenta anche delle sfide, come la gestione dei rischi etici e legali. Quali iniziative concrete state predisponendo per garantire che l'IA sia utilizzata in modo responsabile e trasparente?
L'Unione è impegnata in prima linea per promuovere un uso responsabile e trasparente dell'IA, consapevoli delle sfide etiche, legali e sociali che comporta. Con il nostro Manifesto sull'Intelligenza Artificiale e il documento Politiche per un'IA più inclusiva, abbiamo avviato un percorso concreto: proponiamo l'introduzione di linee guida deontologiche per l'uso dell'IA, la partecipazione a tavoli normativi nazionali e la sperimentazione di sandbox regolamentari per testare l'innovazione in contesti sicuri. Sosteniamo inoltre la creazione di strumenti pubblici intelligenti, trasparenti e accessibili, che rispettino la privacy, l'equità e la centralità del professionista. Solo con un approccio etico e condiviso, l'IA potrà essere una leva di progresso per tutta la categoria.
L'approvazione unanime della modifica all'art. 2407 c.c. è stata definita un "traguardo storico". Quali sono gli impatti più significativi di questa modifica per i giovani dottori commercialisti?
La portata storica di questa riforma permetterà ai giovani di avvicinarsi agli incarichi di organo di controllo con una nuova consapevolezza e senza il timore di venire assorbiti da una responsabilità illimitata e spesso non governabile, nemmeno con la migliore diligenza professionale. La parametrazione della responsabilità rappresenta un passo di civiltà in direzione della certezza del diritto.
Ulteriore esternalità positiva, auspicata, verrà raggiunta con l'adeguamento dei costi delle polizze professionali, poiché oggi l'attività di sindaco è quella a maggior rischiosità e che determina l'aumento dei premi.
Con il nuovo art. 2407 c.c. sarà possibile stimare il rischio da assicurare, permettendo quindi un risparmio reale.
La perimetrazione delle azioni risarcitorie è vista come un modo per "riavvicinare al Collegio Sindacale professionisti di qualità". Quali iniziative intende intraprendere l'UNGDCDEC per garantire che i professionisti siano adeguatamente preparati ad affrontare le nuove sfide della corporate governance?
I giovani professionisti sanno rispondere in maniera tempestiva alle sollecitazioni del mercato e alle nuove specializzazioni che richiede, portando quel valore aggiunto anche negli incarichi di corporate governance. Con il Codice della Crisi di impresa è cambiato il ruolo dell'organo di controllo, passando da verifiche ex post ad analisi ex ante, anche di tipo andamentale ed aziendale.
Queste attività rientrano maggiormente nelle specializzazioni dei giovani professionisti, più avvezzi al controllo di gestione e agli strumenti per la rilevazione tempestiva della crisi di impresa.
Attività che rientrano nella vision dell'UGDCEC per avvicinare le nuove generazioni alla professione, spesso erroneamente stereotipata, mentre il Commercialista, come consulente o come membro di organi di corporate governance, rappresenta un partner fondamentale degli imprenditori.
Giuffrè Francis Lefebvre è presente al 62° Congresso Nazionale UNGDCEC, 10-11 aprile a Catania. Ti aspettiamo al nostro Stand per scoprire insieme le nuove soluzioni per i professionisti fiscali. |
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Maurizio Maraglino Misciagna
- Dottore commercialista e revisore legaleRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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