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martedì 01/04/2025 • 06:00

Speciali INVESTITORI

Agevolazioni fiscali e start up: cosa cambia con il Decreto Concorrenza

Con il Decreto Concorrenza sono state introdotte importanti novità sul fronte fiscale per incentivare gli investimenti in start up e PMI innovative. Tra queste, spicca il significativo innalzamento delle agevolazioni fiscali per chi investe in start up, con detrazioni che possono arrivare fino al 65% dell'importo versato.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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  • Tempo di lettura 2 min.
  • Ascolta la news 5:03
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Con il Decreto Concorrenza (L. 193/2024) il governo ha potenziato gli strumenti di incentivazione fiscale per gli investitori in start up innovative, introducendo una detrazione fiscale del 65% per chi investe in nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. Le finalità di questa misura sono:

  • stimolare l’afflusso di capitali privati nel settore dell’innovazione;
  • ridurre il rischio per gli investitori, incentivando gli investimenti di lungo periodo;
  • sostenere la crescita delle start up attraverso un ecosistema finanziario più solido.

Queste modifiche intendono promuovere l’innovazione, facilitare l’accesso ai capitali e semplificare l’ingresso di investitori internazionali, in particolare extra-europei, nel mercato italiano. Prima dell’approvazione del Decreto Concorrenza, il quadro normativo italiano già prevedeva agevolazioni fiscali per gli investitori che decidevano di finanziare start up innovative e PMI innovative. In particolare:

  • detrazione IRPEF del 30%: gli investitori persone fisiche potevano detrarre il 30% dell’importo investito dal proprio imponibile IRPEF, fino a un massimo di 1 milione di euro;
  • deduzione IRES del 30%: le società e gli investitori istituzionali potevano dedurre il 30% dell’investimento dal proprio imponibile IRES, fino a un limite massimo di 1,8 milioni di euro;
  • esenzione delle plusvalenze reinvestite: con la Legge Centemero L. 162/2024, entrata in vigore il 22 novembre 2024, è finalmente operativa l'esenzione fiscale per le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni in start up innovative, a condizione che l'importo venga reinvestito entro 12 mesi in altre start up o PMI innovative. L'agevolazione è concessa in deroga secondo quanto previsto dal Regolamento GBER.

Nonostante queste misure abbiano incentivato numerosi investimenti, l’Italia si è trovata spesso in una posizione di svantaggio rispetto ad altri Paesi europei, come il Regno Unito o la Germania, dove gli incentivi fiscali per gli investitori erano più consistenti. Il Decreto Concorrenza mira a colmare questo gap, introducendo agevolazioni più generose e mirate.

Il Decreto Concorrenza segna una svolta importante per gli investimenti in start up innovative, introducendo una detrazione fiscale potenziata e altre misure di sostegno. Di seguito le principali novità.

Detrazione fiscale al 65% per le persone fisiche

Gli investitori persone fisiche che scelgono di finanziare start up innovative potranno beneficiare di una detrazione IRPEF del 65% sull'importo investito, fino a un massimo di 300.000 euro annui. Questo significa che, per un investimento di 100.000 euro in una start up innovativa, l’investitore potrà detrarre 65.000 euro dalla propria imposta sul reddito. 

Deduzione fiscale per le società

Anche le società e gli investitori istituzionali beneficiano di un incentivo potenziato. La deduzione dell'importo investito dal reddito imponibile IRES è salita al 30%, rendendo più conveniente per le imprese supportare l’ecosistema delle start up innovative (entro il limite massimo di 1,8 milioni di euro annui).

Incentivi per gli investimenti in start up green e sociali

Particolare attenzione è stata riservata alle start up che operano nei settori della sostenibilità ambientale e dell’innovazione sociale. Gli investimenti in queste categorie di start up potranno godere di una detrazione fiscale del 70%, sottolineando l’impegno del governo nel promuovere soluzioni innovative per affrontare le sfide climatiche e sociali. Si ipotizza l’introduzione di una detrazione rafforzata per investimenti in ambito green/sociale, ma al momento non risulta ufficialmente normata. 

Esenzione dalle plusvalenze

Le plusvalenze realizzate dalla vendita di partecipazioni in start up innovative continuano a essere esenti da tassazione, a condizione che l'importo derivante dalla cessione sia reinvestito entro 12 mesi in altre start up o PMI innovative.

Confronto con le agevolazioni precedenti

Prima dell’introduzione del Decreto Concorrenza, le agevolazioni per gli investitori in start up prevedevano una detrazione fiscale del 30%. Con l’aumento al 65%, l’Italia si allinea a standard europei più competitivi, rendendo il settore delle start up più attrattivo per capitali esteri e nazionali.

Tabella riepilogativa delle agevolazioni fiscali per le start up

Tipo di Incentivo

Aliquota

Limite massimo investimento

Vincolo di mantenimento

Agevolazione pre-2023

30%

1.000.000 €

3 anni

Nuovo incentivo "de minimis" dal 1° gennaio 2025 (Decreto Concorrenza)

65%

100.000 €

3 anni

Incentivo "de minimis"

50%

Soglia massima predefinita

3 anni

Come funzionano gli incentivi: requisiti e modalità

Gli incentivi fiscali introdotti dal Decreto Concorrenza sono accessibili sia agli investitori privati che alle imprese, a patto che vengano rispettati determinati requisiti e modalità operative.

Requisiti per le start up:

  • devono essere iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle start up innovative;
  • devono rispettare i criteri di innovatività previsti dal DL 179/2012 poi di seguito modificati dalla L. 193/2024 (es. alto contenuto tecnologico, reinvestimento degli utili, ecc.).

Durata dell’investimento: l'investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni per beneficiare dell’agevolazione fiscale.

Documentazione richiesta: gli investitori devono conservare tutta la documentazione relativa all'investimento (es. certificati di partecipazione, contratti di sottoscrizione, ecc.) e indicare l'importo investito nella dichiarazione dei redditi.

Le agevolazioni fiscali introdotte dal Decreto Concorrenza rappresentano un passo avanti significativo per il sostegno all'ecosistema delle start up innovative in Italia. La detrazione al 65% per gli investitori privati e gli altri incentivi previsti offrono un’opportunità unica per stimolare la crescita delle start up e attrarre capitali sia nazionali che internazionali. Tuttavia, per garantire il pieno successo delle misure, sarà fondamentale affrontare le sfide legate alla burocrazia e alle disparità regionali, oltre a monitorare attentamente l'impatto delle politiche sul mercato. Se applicate in modo efficace, queste agevolazioni potrebbero contribuire a trasformare l’Italia in un hub di riferimento per l’innovazione e l’imprenditorialità, con benefici significativi per l’intero sistema economico.

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