martedì 18/03/2025 • 15:00
Dall’analisi condotta dall’Ufficio studi CGIA di Mestre è emerso che, almeno in linea teorica, una PMI rischia quasi 130 controlli all’anno da parte degli enti pubblici preposti a tale attività: ipoteticamente si tratta di un controllo ogni 3 giorni.
redazione Memento
Nell’analisi condotta dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre sono stati monitorati i principali controlli che una piccola azienda può subire a seguito dell’attività ispettiva realizzata dagli enti statali/locali preposti.
Ciò che emerge è che, almeno in linea puramente teorica, una PMI rischia, a seguito dell’attività ispettiva condotta da almeno 22 autorità pubbliche diverse, quasi 130 controlli all’anno: ipoteticamente uno ogni tre giorni. Chi ha una partita IVA in ogni momento può finire nel “mirino” di qualsivoglia ente pubblico.
Nel 2023 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), in materia fiscale e di lavoro tra lettere di compliance, controlli strumentali, accertamenti, verifiche e ispezioni sono stati interessati, salvo sovrapposizioni, 4 milioni di contribuenti, nella quasi totalità tutti in possesso di una partita IVA.
In generale, la platea degli enti pubblici preposti all’attività di controllo delle quattro aree monitorate in questa analisi è composta dall’Inps, dall’Inail, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dall’Agenzia delle Entrate, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dalla Guardia di Finanza, dalle Società di prevenzione delle Aziende ospedaliere, dai Comuni/Polizia Locale, Province, Regioni, Vigili del Fuoco, Camere di Commercio, Autorità Garante della Privacy, Carabinieri forestali, NAS, NOE, NIL, SIAE; SFC, RAI, ecc.
Le 4 aree monitorate nell’analisi sono:
- Ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro: quest’area è la più a “rischio”: è interessata da 60 possibili controlli che possono essere effettuati da 11 enti ed istituti diversi;
- Fisco: in questo ambito il numero dei controlli è pari a 30 e sono 6 le agenzie e gli enti coinvolti;
- Contrattualistica: nell’area lavoro il numero dei possibili controlli si attesta a 21, mentre gli istituti e le agenzie interessate sono 4;
- Amministrativa: questo settore registra 11 controlli che sono ad appannaggio di 7 diversi enti ed istituti.
Con un coacervo di norme spesso incomprensibili, qualsiasi imprenditore, soprattutto se piccolo, corre il pericolo di non essere mai in regola. Per superare questa situazione, è auspicabile la riduzione del quadro normativo generale, rendendo altresì più semplici e comprensibili le leggi, i decreti, le ordinanze, le circolari e i regolamenti attuativi. Dove è possibile, infine, va incrementato il numero di controlli eseguiti da remoto per via telematica, alleggerendo così l’oppressione burocratica che incombe sulle imprese.
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