Fallimento e contratto preliminare immobiliare: condizioni per il privilegio

Il caso

La signora B. stipula con la Immobiliare Z. un contratto preliminare di compravendita di un immobile da consegnare entro e non oltre il 30 giugno 2013 e versa il relativo acconto sul prezzo. Tuttavia, l'immobile non viene realizzato entro il termine convenuto, né - ovviamente - entro il medesimo termine viene stipulato il contratto definitivo.

Intervenuto il fallimento di Immobiliare Z., la signora B. chiede l'ammissione allo stato passivo del proprio credito alla restituzione dell'acconto al privilegio specialeex art. 2775-bis c.c.

Il credito viene ammesso dal Giudice Delegato, ma al chirografo.

La signora B. propone quindi opposizione allo stato passivo ex artt. 98 e 99 L. Fall., lamentando l'errata esclusione del rango privilegiato, in violazione del combinato disposto di cui all'art. 72 c. 7 L. Fall. e all'art. 2645-bis c. 3 c.c.

L'opposizione viene respinta per mancanza dei presupposti per il riconoscimento del privilegio. Secondo il Tribunale, infatti, il contratto preliminare inter partes non poteva ritenersi pendente alla data della sentenza dichiarativa di fallimento di Immobiliare Z., essendosi risolto di diritto per decorso del termine essenzialeex art. 1457 c.c., e, in ogni caso, a quella data gli effetti della trascrizione del contratto ...