lunedì 10/02/2025 • 06:00
L'OCSE ha pubblicato la lista aggiornata dei Paesi, in cui è compresa l'Italia, che hanno ottenuto lo status transitorio di legislazione qualificata, con riferimento alla Income Inclusion Rule, alla Undertaxed Profit or Payment Rule o alla Qualified Domestic Minimum Top-up Tax, a seguito del processo di revisione condotto dall'Inclusive Framework BEPS Pillar II dell'OCSE.
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La Global Minimum Tax del Pillar II
L'8 ottobre 2021, in seno all'Inclusive Framework OCSE/G20 (che consta ad oggi di 147 Stati), fu raggiunto un accordo tra i Paesi aderenti nell'ambito della riforma del sistema fiscale internazionale, mediante una soluzione a due pilastri per affrontare le sfide fiscali derivanti dalla digitalizzazione dell'economia, di cui il II° è finalizzato ad assicurare che le Multinational Enterprises (MNEs) paghino un livello minimo di tassazione sui profitti realizzati.
A tal fine, con l'emanazione dello Statement on a Two-Pillar Solution to Address the Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy e successivamente con l'elaborazione della Global Anti-Base Erosion Model Rules (GloBE) è stata individuata una global minimum tax (GMT) del 15% per ciascuno Stato in cui una multinazionale opera, se tale Stato ha aderito al framework BEPS Pillar 2 dell'OCSE. La GMT, finalizzata ad una tassazione minima dei gruppi nazionali o multinazionali (aventi la società madre o anche la sola controllata localizzata in uno Stato membro UE) con un fatturato consolidato totale di almeno 750 milioni di euro, prodotto in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato, a prescindere dallo Stato membro UE in cui sono generati i ricavi o nel quale sono fiscalmente residenti, si articola su due livelli:
a) il primo nazionale, per effetto del quale i singoli Stati adottano regole nazionali interconnesse (definite Global anti-Base Erosion Rules - GloBE) finalizzate ad individuare un livello minimo di tassazione per le multinazionali, prevedendo un sistema coordinato di tassazione che impone un'imposta aggiuntiva (Top-up Tax - TuT) sugli utili realizzati in una giurisdizione ogniqualvolta l'aliquota fiscale effettiva, determinata su base giurisdizionale, è inferiore all'aliquota minima. Una prima regola, cd di inclusione del reddito (Income Inclusion Rule - IIR), finalizzata a tassare la società madre mediante una global minimum tax, in ragione della bassa imposizione cui sono soggette le sue entità costitutive, qualora nelle giurisdizioni di residenza o stabilimento l'aliquota fiscale effettiva (cd Effective Tax Rate - ETR) sia inferiore al 15%. Una seconda regola, sui profitti a bassa imposizione (Undertaxed Profit or Payment Rule - UTPR), che nega le deduzioni o richiede aggiustamenti ed è applicabile in via residuale e subordinata qualora non sia applicabile la IIR, in tal modo garantendo un'aliquota minima);
b) il secondo si basa sui trattati e prevede un meccanismo di salvaguardia, la Subject to Tax Rule (STTR), che consente alle giurisdizioni della fonte di imporre un livello di tassazione minimo su determinati pagamenti intercompany (royalties, pagamenti per i diritti di distribuzione di un prodotto o servizio, premi assicurativi o riassicurativi, pagamenti di garanzie o commissioni di finanziamento, pagamenti per l'affitto di attrezzature industriali, commerciali o scientifiche, pagamenti per servizi), soggetti ad un'aliquota inferiore ad un'aliquota minima (9%).
Tale regola consente allo Stato della fonte di tassare con un'imposta aggiuntiva, sulla base delle proprie norme interne, i pagamenti infragruppo in uscita qualora lo Stato di residenza del percipiente/destinatario preveda un'aliquota nominale di imposta sul reddito societario inferiore al 9%.
La normativa unionale ed interna
Le Model GloBE rules dell'OCSE, pubblicate il 20 dicembre 2021, a cui hanno fatto seguito il Commentario del marzo 2022 Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy - Commentary to the Global Anti-Base Erosion Model Rules (Pillar Two), First Edition, e la Guida del febbraio 2023 Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy - Administrative Guidance on the Global Anti-Base Erosion Model Rules (Pillar Two), sono state recepite dal legislatore unionale con la Direttiva UE 2022/2523 intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. La direttiva è stata poi recepita integralmente con il Titolo II del D.lgs. 209/2023 il quale, al fine di garantire un livello impositivo minimo dei gruppi multinazionali o nazionali di imprese, all'art. 9 prevede un'imposizione integrativa prelevata attraverso:
Destinatarie della disciplina (v. art. 10 D.Lgs. 209/2023) sono le imprese localizzate in Italia che fanno parte di un gruppo multinazionale o nazionale con ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro, ivi compresi i ricavi delle entità escluse di cui all'art. 11 (ad es. entità statale, organizzazione internazionale, organizzazione senza scopo di lucro, fondo pensione, ecc.) risultanti nel bilancio consolidato della controllante capogruppo in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato.
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