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mercoledì 05/02/2025 • 06:00

Impresa Iscrizione entro il 13 febbraio 2025

Il RENTRI entra nella strategia nazionale per l’economia circolare

Con il RENTRI è possibile raccogliere, elaborare e rendere accessibili i dati ambientali. Gli enti o le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali devono iscriversi entro il 13 febbraio 2025.

di Andrea Quaranta - Environmental risk manager

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  • Tempo di lettura 2 min.
  • Ascolta la news 5:03
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Sono obbligati a iscriversi al RENTRI:

  • gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti (tutte le operazioni di recupero o smaltimento, inclusa la preparazione prima del recupero o dello smaltimento);
  • i produttori di rifiuti pericolosi;
  • gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale;
  • i commercianti e gli intermediari di rifiuti pericolosi;
  • i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.

Con riferimento ai rifiuti non pericolosi, sono obbligati ad iscriversi al RENTRI:

  • i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi appartenenti a specifiche categorie industriali con più di 10 dipendenti;
  • gli enti e le imprese che trasportano rifiuti non pericolosi a titolo professionale, escluse le aziende che trasportano solo i propri rifiuti;
  • i commercianti e gli intermediari di rifiuti non pericolosi.

Tempistiche e modalità per l’iscrizione al RENTRI

Il DD 22 settembre 2023 ha formalizzato le date che, nel testo del DM 59/2023, erano indicate in modo indefinito.

Gli enti o le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali, ivi inclusi i soggetti delegati dovranno iscriversi al RENTRI dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025, mentre gli enti o imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti avranno tempo dal 15 giugno 2025 fino al 14 agosto 2025.

Per tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi obbligati la finestra di iscrizione al RENTRI va dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026.

Le tempistiche relative al registro di carico e scarico e ai FIR

I modelli di Registro e di FIR sono applicabili, a prescindere dall’obbligo di iscrizione al RENTRI, a decorrere dal 13 febbraio 2025.

L’obbligo di tenuta del registro di carico e scarico in formato digitale scatta a decorrere dal 13 febbraio 2025 o dalla data di iscrizione al RENTRI, per gli operatori tenuti ad iscriversi al RENTRI:

  • fra il 15 giugno 2025 e il 14 agosto 2025 e
  • fra il 15 dicembre 2025 e il 13 febbraio 2026.

RENTRI: quali sono i vantaggi?

S’è fatto cenno ai principali vantaggi del RENTRI, che rappresenta un’innovazione fondamentale nella gestione dei rifiuti in Italia.

Più nel dettaglio, la digitalizzazione garantisce efficienza, trasparenza e conformità normativa, con numerosi benefici per aziende ed enti di controllo, che riguardano:

  • la digitalizzazione e l’automazione della gestione rifiuti (riduzione della documentazione cartacea e della possibilità di commettere errori; riduzione delle tempistiche; semplificazione delle comunicazioni con il MASE e riduzione del carico burocratico);
  • la maggiore trasparenza e tracciabilità in real time;
  • il supporto alla pianificazione e alle politiche ambientali dell’impresa, grazie alla possibilità di analizzare report dettagliati sull’andamento dei flussi di rifiuti;
  • la spinta alla transizione ecologica e all’economia circolare (il RENTRI incentiva pratiche più sostenibili);
  • la semplificazione della rendicontazione e del MUD;
  • la riduzione del rischio di sanzioni.

La compliance e l’operatività

Attenzione: si è volutamente parlato di riduzione del rischio sanzioni.

Non basta iscriversi al RENTRI per pensare di essere compliant.

Per evitare conseguenze economiche e operative, infatti, è essenziale rispettare le scadenze previste dalla normativa e ricordare che le sole registrazioni nel sistema non sono sufficienti: i dati devono essere trasmessi secondo le modalità e le tempistiche stabilite.

Secondo la normativa vigente, le imprese e gli enti che non rispettano gli obblighi di trasmissione dei dati possono incorrere:

  • in sanzioni amministrative/penali proporzionate alla gravità dell’infrazione e alla tipologia di rifiuti gestiti;
  • nella sospensione dell’attività in caso di violazioni reiterate o di particolare gravità;
  • nell’interdizione temporanea o definitiva dalla gestione dei rifiuti, nei casi più gravi.

Per essere conformi dal punto di vista operativo occorre, innanzitutto, verificare l’obbligo di iscrizione e registrarsi se necessario, nel rispetto delle tempistiche progressive previste dal legislatore.

Adeguare il software aziendale per la trasmissione automatizzata dei dati è il secondo step da seguire per un corretto waste management.

Come adeguare i software?

Il RENTRI prevede l’integrazione dei sistemi aziendali con la piattaforma nazionale per trasmettere in automatico i dati sui rifiuti gestiti: le imprese devono non solo aggiornare o modificare il software gestionale per garantire la compatibilità con il RENTRI, ma anche attivare l’interoperabilità tra il proprio sistema e la piattaforma ministeriale e garantire la corretta digitalizzazione dei registri e dei formulari di identificazione dei rifiuti.

Ma non basta, occorre:

  • formare il personale,
  • controllare periodicamente la correttezza delle trasmissioni al RENTRI,
  • monitorare gli aggiornamenti normativi per evitare non conformità future,
  • controllare eventuali modifiche alle procedure di registrazione e trasmissione e
  • verificare l’introduzione di nuove scadenze o obblighi operativi.

Il nuovo paradigma e le prospettive

Il RENTRI rappresenta un radicale cambio di paradigma: la gestione dei rifiuti diventa (almeno in teoria) più efficiente, più sicura e più sostenibile, e per le imprese quello che oggi è visto come un nuovo obbligo può rappresentare un’occasione per migliorare i processi interni, ridurre rischi e costi, e contribuire a un sistema ambientale più trasparente e moderno.

Adeguarsi oggi significa essere pronti per il futuro.

Già, il futuro: cosa ci riserverà il futuro, in questo settore?

La strada è quella di una completa digitalizzazione e automazione dei processi, con l’obiettivo di migliorare ancora l’efficienza, la trasparenza e la sostenibilità nella gestione dei rifiuti.

Ma perché sia efficace, e realmente implementabile, occorre procedere gradualmente, in fasi successive, con scadenze specifiche per diverse categorie di operatori, che potranno usufruire dei vantaggi (anche) della geolocalizzazione grazie all’esperienza medio tempore maturata, in funzione della tipologia di attività svolta e delle tipologie di rifiuti da trattare/trasportare.

L’obiettivo ultimo è quello di integrare il waste management con l’economia circolare: il RENTRI, infatti, fornirà dati e informazioni utili per promuovere l’economia circolare e il recupero di materia, facilitando il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

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