Concordato preventivo della crisi: il nuovo trattamento dei crediti

L'art. 88 del CCII prefigura un sub procedimento “obbligatorio” da innestarsi nelle “fasi” del concordato preventivo, che si connota per le seguenti peculiarità:

• consente, sulla base del piano, la falcidia dei crediti tributari e contributivi assistiti da cause legittime di prelazione (“prelatizi ab origine”) nei limiti della “capienza” del (prospettico) valore di liquidazione “netto” di beni (e/o diritti) del debitore posti e/o costituenti la “garanzia” dei riferiti crediti, attestato (“da un Professionista indipendente attestazione di degrado”), secondo modalità e principi analoghi a quelli previsti dall'art. 84 co. 5 del CCII (co. 1 primo periodo);
• definito il limite di “falcidia”, il trattamento dei crediti tributari e previdenziali soggiace a “speciali” condizioni che, in ipotesi di concordato con continuità, devono essere coordinate con le (prevalenti) regole sulla “distribuzione del valore” stabilite dall'art. 84 co. 6 e 7 (co. 1 secondo e terzo periodo);
• richiede che il piano, indipendente dalla tipologia di concordato preventivo, contempli la suddivisione dei creditori in classi (in tal senso l'art. 85 co. 5 del CCII);
• la proposta di falcidia deve essere suffragata dall'attestazione “speciale” a cura del Professionista indipendente sulla “convenienza” o “non dete...