
mercoledì 06/11/2024 • 06:00
Il DDL di Bilancio 2025 prevede per gli Enti creditizi e finanziari il rinvio delle deduzioni delle quote delle svalutazioni e perdite dei crediti e dell'avviamento correlate alle DTA, con conseguente aumento del carico fiscale in capo a tali soggetti.
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Svalutazioni e perdite su crediti non dedotte fino al 31 dicembre 2015
L'articolo 3 DDL di Bilancio 2025 prevede, per gli enti creditizi e finanziari, il differimento (in quote costanti) della quota di deduzione relativa ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2025 (pari all'11%) ed al 31 dicembre 2026 (pari allo 4,7%) dello stock delle svalutazioni e perdite su crediti non dedotte fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2015 e scaglionate secondo il “piano di ammortamento” previsto dall'articolo 16, commi 4 (ai fini IRES) e dall'articolo 9 (ai fini IRAP) del DL 27 giugno 2015 n. 83, convertito, con modificazioni, dalla L. 132/2015. A quest'ultimo riguardo si ricorda che, per effetto delle disposizioni sopra richiamate, le componenti reddituali in esame risultavano deducibili ai fini IRES ed IRAP:
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