venerdì 18/10/2024 • 06:00
Il 15 gennaio 2014 nasce l'Asse.Co., l'asseverazione rilasciata dai Consulenti del Lavoro per certificare la regolarità delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro e al tempo stesso promuovere e diffondere la cultura della legalità. In cosa consiste?
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L'ultimo rinnovo del protocollo sottoscritto dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro e dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti dei Lavoro, avvenuto il 29 marzo 2023, si colloca all'interno di un percorso già consolidato, che ha consentito ai Consulenti del Lavoro in questi anni di esercitare in maniera concreta il proprio ruolo sussidiario rispetto alla Pubblica Amministrazione.
Le attività di controllo da svolgere ai fini dell'ottenimento dell'Asseverazione danno un contributo tangibile in termini di sostegno del lavoro regolare, contrasto allo sfruttamento dei lavoratori, prevenzione degli infortuni e diffusione della cultura della legalità. Per tale motivo sempre più spesso il possesso della certificazione Asse.co sta diventando un elemento di attribuzione di punteggio premiale o requisito obbligatorio all'interno di numerose gare di appalto diffuse in tutto il territorio nazionale.
Sintesi della procedura di rilascio dell'Asse.Co
I datori di lavoro interessati possono chiedere l'asseverazione per il tramite i Consulenti del Lavoro iscritti nell'apposito elenco dei CdL Asseveratori.
Il professionista incaricato è tenuto a svolgere una specifica attività di audit sulla regolarità dei rapporti di lavoro con riferimento a specifiche materie definite dall'allegato tecnico del Protocollo d'Intesa sottoscritto dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro e dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
L'istanza di rilascio dell'Asseverazione deve essere accompagnata dalle seguenti dichiarazioni di responsabilità:
a) la dichiarazione di responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000, rilasciata dal datore di lavoro ovvero dal soggetto delegato alla gestione del personale, riguarda la non commissione di illeciti in materia di lavoro minorile, tempi di lavoro, lavoro nero, sicurezza sul lavoro e più in generale di quanto non a conoscenza del professionista;
b) la dichiarazione di responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000, del Consulente del Lavoro in ordine a quanto di propria diretta conoscenza, come ad esempio il rispetto della contrattazione collettiva e la verifica della sussistenza dei requisiti per il rilascio del DURC, per come risultano al professionista alla data di asseverazione.
L'Asseverazione viene rilasciata dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei CdL, anche per il tramite della Fondazione Studi, entro 30 giorni dall'istanza ed ha validità annuale, salvo la perdita dei requisiti che ne hanno consentito l'emissione (v. infra).
L'elenco dei datori di lavoro che hanno ottenuto la ASSE.CO., gestito dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, sarà pubblicato sul sito del Consiglio Nazionale e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sarà liberamente consultabile.
L'accreditamento del Consulente del Lavoro
Per assistere un datore di lavoro nella procedura di asseverazione, il Consulente del Lavoro deve, a seguito di specifica istanza, ottenere dal CNO l'accreditamento quale CdlAss.
Per ottenere l'accreditamento quale Asseveratore (CdlAss), il CdL deve possedere i seguenti requisiti:
a) non deve svolgere attività di lavoro dipendente;
b) deve essere iscritto da almeno 24 mesi all'Ordine dei Consulenti del Lavoro;
c) deve svolgere l'attività di Consulente del Lavoro per professione abituale e prevalente, in forma individuale autonoma e non esclusivamente tramite associazione professionale o STP;
d) deve aver frequentato uno specifico corso di formazione organizzato dal CNO per il tramite della Fondazione Studi, in aula o in modalità webinar;
e) deve essere in regola con la formazione continua obbligatoria dei CdL e a quella specifica per l'ottenimento della qualifica di Asseveratore che ha validità biennale;
f) non deve aver subito sanzioni disciplinari divenute definitive ai sensi della L. 12/1979, nei 24 mesi precedenti.
I requisiti del datore di lavoro per l'ottenimento dell'Asse.Co
Possono ottenere l'asseverazione (Asse.Co) i datori di lavoro che ne facciano domanda con le procedure e le modalità previste dal regolamento Asse.Co e che posseggono i requisiti previsti dal protocollo di intesa, tra cui il rispetto della contrattazione collettiva applicata, il pagamento delle retribuzioni e della relativa contribuzione e dei premi di assicurazione, nonché il rispetto delle norme sul collocamento obbligatorio (L. 68/99), il rispetto delle norme sulle pari opportunità, il pagamento delle ritenute fiscali operati ai lavoratori nel periodo di asseverazione, e ogni altro adempimento obbligatorio del datore di lavoro nel periodo di asseverazione.
Il datore di lavoro asseverato deve informare tempestivamente il Comitato di Asseverazione qualora:
a) sia intervenuta una modifica della ragione sociale o della propria forma giuridica;
b) siano state effettuate operazioni straordinarie di fusione societaria, di incorporazione, ovvero siano state effettuate acquisizioni di aziende o cessioni parziali o totali di azienda;
c) siano intervenute rilevanti modifiche della base occupazionale;
d) siano intervenute sostanziali modifiche dell'organizzazione che possano incidere sul mantenimento dell'asseverazione.
Nel caso in cui per effetto di operazioni straordinarie venga modificato il codice fiscale del datore di lavoro, l'asseverazione decadrà automaticamente e dovrà essere ripresentata nuova istanza di asseverazione.
Validità dell'asseverazione suo mantenimento e casi di revoca
Il certificato di asseverazione ha validità di 12 mesi a condizione che i requisiti necessari al suo rilascio permangano per l'intero periodo; il periodo di validità decorre dal mese successivo al periodo sottoposto a verifica da parte del Comitato di Asseverazione.
Il mantenimento dei requisiti è soggetto alla verifica del Comitato di Asseverazione ogni quattro mesi, con le modalità previste nella piattaforma telematica messa a disposizione (Ass.Tel). A tal fine il datore di lavoro ed il CdlAss, entro il quinto ed il nono mese dal rilascio dell'asseverazione contributiva, dovranno inoltrare, tramite la piattaforma AssTel, la documentazione indicata nelle note tecniche (verifiche trimestrali).
Di converso, il Comitato di Asseverazione delibera la revoca del certificato di asseverazione nelle seguenti ipotesi:
a) quando siano venuti meno i requisiti per il rilascio dell'asseverazione;
b) qualora non vengano rispettati i predetti termini delle verifiche trimestrali ovvero qualora la documentazione trasmessa risulti incompleta o inidonea al mantenimento dei requisiti;
c) qualora il datore di lavoro rifiuti di effettuare gli audit di mantenimento o ne ostacoli l'effettuazione;
d) qualora il datore di lavoro faccia un uso non corretto del marchio Asse.Co. e/o non rispetti le disposizioni del presente Regolamento;
e) qualora il datore di lavoro abbia in corso un numero e una tipologia di controversie legali relative a quanto oggetto di asseverazione che, violando le disposizioni del Protocollo d'intesa in parola, siano tali da non rappresentare la regolarità retributiva e contributiva del DL, e, a insindacabile giudizio del Comitato, compromettere l'immagine di Asse.Co.
Il provvedimento di revoca è comunicato tramite raccomandata o messaggio di posta elettronica certificata al datore di lavoro al CdlAss, nonché al Ministero del Lavoro ed all'Ispettorato Nazionale del Lavoro per i conseguenti adempimenti. Dalla data di comunicazione della revoca al datore di lavoro è vietato l'utilizzo del logo Asse.Co. Il datore di lavoro, dopo la revoca dell'asseverazione, potrà presentare una nuova istanza non prima di sei mesi dalla notifica del citato provvedimento.
La responsabilità dei datori di lavoro e dei Consulenti del Lavoro
Per prevenire abusi, datori di lavoro e Consulenti del Lavoro saranno passibili di sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, ai sensi del DPR 445/2000.
Trattandosi di responsabilità penale, ognuno risponderà personalmente di quanto avrà dichiarato, senza riflessi sull'altro soggetto coinvolto.
Pertanto, nel caso di dichiarazione mendace del datore di lavoro in ordine, ad esempio, alla mancata occupazione di lavoratori irregolari, non potranno sortire conseguenze in capo al CdL che avrà dato l'assenso al rilascio dell'Asse.Co.
Ai CdL, nei casi previsti, viene aperto un procedimento disciplinare, ai sensi di quanto previsto dalla L. 12/79.
La finalità e i vantaggi dell'Asse.Co
Gli effetti dell'asseverazione sinteticamente consistono:
1) previsione che gli accessi ispettivi presso i datori di lavoro si orienterà in via prioritaria nelle imprese che non siano in possesso dell'asseverazione. Restano salve le attività di vigilanza relative a specifiche richieste di intervento ispettivo, indagini demandate dall'autorità giudiziaria o amministrativa, controlli a campione finalizzate alla verifica della veridicità delle dichiarazioni in base alla disciplina vigente;
2) ferma restando la disciplina vigente in materia di responsabilità solidale, l'asseverazione potrà essere utilizzata nell'ambito degli appalti privati ai fini della verifica della regolarità delle imprese e il personale ispettivo ne tiene conto nell'ambito di eventuali accertamenti.
È inoltre aperta la possibilità per le parti firmatarie del protocollo di intesa, di individuare ulteriori ipotesi di applicazione della Asse.Co.
L'asseverazione può essere utilizzata da soggetti terzi, pubblici e privati, ad ogni fine ritenuto coerente con le finalità perseguite dal protocollo e riconducibili al riconoscimento della regolarità dei comportamenti del datore di lavoro in materia di lavoro e legislazione sociale. Sono molteplici le realtà territoriali che hanno adottato l'Asse.Co. nelle loro procedure per dare certezza ai rapporti di lavoro. Dalle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia e Sicilia alle Province di Matera e Trento. Dai Comuni di Ascoli Piceno, Genova, Perugia, Pescara, passando per la Struttura Commissariale Sisma 2016.
Sempre più spesso il possesso della certificazione Asse.co sta diventando un elemento di attribuzione di punteggio premiale o requisito obbligatorio all'interno delle gare di appalto.
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L'Asse.Co. rappresenta l'asseverazione rilasciata dai Consulenti del Lavoro per certificare la regolarità delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro e al tempo stesso promuovere e diffondere la cultura della le..
Simone Cagliano
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