Il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale (TULD) è stato approvato con DPR 43/73, più di 52 anni fa e, in questo periodo, ha subito alcune modifiche e ha visto l'emanazione, a partire dal 1° gennaio 1993, dei codici doganali dell'Unione Europea di cui l'ultimo, in ordine di tempo, entrato in applicazione nel maggio del 2016.
Le modifiche sostanziali e più significative intervenute sul TULD, nel corso di questi 52 anni, possono riassumersi nell'introduzione:
del contrabbando di tabacchi lavorati esteri (L. 92/2001);
delle sanzioni amministrative per le violazioni di lieve entità (cd contrabbando depenalizzato);
della competenza della Guardia di Finanza per le visite, ispezioni e controlli fuori degli spazi doganali;
di norme relative alla destinazione di beni sequestrati o confiscati a seguito di operazioni anticontrabbando.
Rilevante è stata anche l'emanazione del D.Lgs. 374/90 - Riordinamento degli istituti doganali e revisione delle procedure di accertamento e controllo in attuazione delle direttive n. 79/695/CEE del 24 luglio 1979 e n. 82/57/CEE del 17 dicembre 1981, in tema di procedure di immissione in libera pratica delle merci, e delle direttive n. 81/177/CEE del 24 febbraio 1981 e n. 82/347/CEE del 23 aprile 1982, in tema di procedure di esportazione delle merci comunitarie - che in materia di accertamento e controllo, immissione in libera pratica delle merci ed esportazione ha introdotto i necessari aggiornamenti alle allora vigenti disposizioni comunitarie.
Dogane: il nuovo quadro legislativo
La Circolare del 4 ottobre 2024 n. 20 dell'Agenzia delle Dogane illustra il nuovo quadro legislativo stabilito dal D.Lgs. 141/2024, che introduce disposizioni nazionali complementari al Codice Doganale dell'Unione e rivede il sistema sanzionatorio relativo ai dazi doganali e ad altre imposte indirette sulla produzione e sul consumo. Questa riforma mira a modernizzare e semplificare le normative doganali in Italia, riflettendo i cambiamenti nella legislazione e nelle pratiche dell'Unione Europea.
Vedi anche: Entra in vigore la riforma della normativa doganale nazionale del 4 ottobre 2024.
Le Dogane, in primis, riassumono la struttura del Decreto, inclusa la definizione e le fonti del diritto doganale, e delineano la linea di sorveglianza doganale, che è stata aggiornata per allinearsi alle normative dell'UE. Nel dettaglio, le nuove normative affrontano la gestione degli spazi doganali, le restrizioni sui beni non dell'Unione nei territori extra-doganali e l'istituzione dei circuiti doganali.
Le Dogane, inoltre, chiariscono:
gli obblighi relativi ai dazi doganali, inclusa l'inclusione dell'IVA come dazio doganale e le responsabilità delle varie parti nel processo doganale;
le significative modifiche al quadro della rappresentanza doganale, consentendo sia la rappresentanza diretta che indiretta, con condizioni specifiche per gli operatori non UE;
il nuovo quadro delle sanzioni per le violazioni doganali, differenziando tra sanzioni penali e amministrative, e mira a semplificare l'ambiente normativo complessivo.
La Circolare in oggetto sottolinea che le precedenti normative doganali, in particolare il DPR 43/73, e altre disposizioni obsolete sono state abrogate, segnando un significativo cambiamento nel panorama legale che regola le operazioni doganali in Italia.
Le nuove normative doganali mirano a migliorare la conformità, a migliorare l'efficienza delle operazioni doganali e ad allineare le leggi nazionali agli standard dell'UE. La riforma completa riflette un significativo sforzo di modernizzazione nel quadro doganale italiano, affrontando le sfide operative e normative affrontate sia dalle autorità doganali che dagli operatori.
Fonte: Circ. AD 4 ottobre 2024 n. 20