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mercoledì 02/10/2024 • 14:17

Fisco Risposta a Interrogazione Parlamentare

Ecobonus: verso la decarbonizzazione energetica

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, con la risposta a interrogazione parlamentare 25 settembre 2024 n. 5-02854, ha confermato che intende riformare i bonus per la riqualificazione degli edifici per favorire la decarbonizzazione energetica.

a cura di

redazione Memento

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Con la risposta a interrogazione parlamentare n. 5-02854 del 25 settembre 2024, il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, al fine di dare attuazione alla Dir. UE 2023/1791 sull'efficienza energetica (EED – Energy Efficiency Directive) e alla Dir. UE 2024/1275 sulla prestazione energetica (EPBD – Energy Performance of Building Directive), anche in considerazione degli obiettivi del PNIEC 2024 (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima), ha confermato che intende rivedere il sistema delle detrazioni fiscali affrontando con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti che superi l'attuale frammentazione delle diverse detrazioni, con un focus sugli interventi più efficaci in termini di costo per favorire la decarbonizzazione energetica.

Più nel dettaglio, la riforma intende introdurre una modulazione dei benefici in funzione delle performance generali raggiunte dall'edificio, attraverso interventi graduati in termini di priorità, articolandosi secondo i seguenti criteri:

  • durata almeno decennale dell'incentivo, per rispondere agli obiettivi previsti per il settore residenziale dalla EPBD al 2035;
  • rivolta in prevalenza alle unità immobiliari soggette all'obbligo della direttiva EPBD (prime case, unità immobiliari con classe energetica bassa, situazioni di povertà energetica, e altro), escludendo categorie catastali di lusso e le tecnologie non più ammissibili secondo le norme europee;
  • benefici ridotti per gli interventi singoli e benefici crescenti in funzione della performance energetica raggiunta;
  • tetto di spesa annua complessivo per la misura e costi massimi specifici omnicomprensivi per gli interventi;
  • strumenti finanziari di supporto da affiancare, ad esempio finanziamenti a tasso agevolato, anche a copertura totale dei costi di investimento, con condizioni di favore per le persone in condizioni di povertà energetica, anche tramite l'individuazione di sinergie con la riforma del Fondo nazionale efficienza energetica.

La riforma proposta, tramite l'attuazione dei criteri sopra esposti, intende migliorare l'efficacia economica dei bonus, accelerando al contempo il conseguimento dei risultati di carattere energetico-ambientale.

Per quanto riguarda l'efficientamento energetico degli edifici commerciali e industriali, si segnala che le imprese possono ricorrere altresì al Conto termico, ai Certificati bianchi, al Fondo nazionale per l'efficienza energetica e al piano Transizione 5.0.

Si segnala, in fine, che detti strumenti, potranno offrire un quadro chiaro e stabile per la programmazione degli interventi di riqualificazione energetica nel settore civile, sia residenziale sia non residenziale.

Fonte: Risp. Interrogazione Parlamentare 25 settembre 2024 n. 5-02854

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