Rivalutazioni del TFR: no al visto di conformità sulle eccedenze fiscali

Coloro che in sede di calcolo dell'imposta effettivamente dovuta hanno maturato un credito d'importo superiore a 5.000 euro possono utilizzarlo in compensazione con le modalità previste dall'articolo 17 del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241 senza necessità di presentare il modello 770 apponendo il visto di conformità di cui all'art. 1, comma 574, L. n. 147/2013. 

Il chiarimento, che invero conferma un orientamento contenuto in precedenti documenti di prassi in relazione ad altri crediti del sostituto d'imposta, è stato fornito il 19 ottobre 2023 in occasione del tavolo tecnico Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro e Agenzia delle Entrate. 

I sostituti d'imposta e il versamento dell'acconto

La questione riguarda i sostituti d'imposta che avendo versato l'acconto dell'imposta sostitutiva sui redditi sulle rivalutazioni del TFR nel mese di dicembre 2023 (codice tributo 1712) sulla base della rivalutazione dell'anno precedente e quindi senza tener conto dell'importante chiarimento fornito dall'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 68 del 7 dicembre 2023. 

Come si ricorderà, col documento di prassi del 19 ottobre 2023, l'amministrazione finanziaria aveva aperto alla possibilità di calcolare l'imposta col sistema previsionale (rectius: calcolo alternativo)