giovedì 26/09/2024 • 11:27
L'ANC, con Com. Stampa 25 settembre 2024, chiede una proroga del termine per l'adesione al concordato preventivo biennale.
redazione Memento
Con il comunicato stampa del 25 settembre 2024, l'Associazione Nazionale dei Commercialisti ha sottolineato la necessità di prevedere una proroga del termine per l'adesione al concordato preventivo biennale.
La presentazione di un emendamento al DL 113/2024 (Decreto Omnibus) riguardante il concordato preventivo biennale, che segue le numerose modifiche che hanno interessato la normativa del nuovo strumento di compliance, fa sì che il termine del 31 ottobre per l'adesione da parte dei contribuenti coinvolti sia assolutamente inadeguato (termine anche per la presentazione della dichiarazione dei redditi per l'anno 2023).
Questa scadenza rende complicato il lavoro dei commercialisti che devono fare in modo che le imprese, che sono da loro assistite e che sono destinatarie del nuovo strumento, siano poste nella condizione di fare una scelta consapevole rispetto alla proposta di concordato formulata dall'Agenzia delle Entrate. Dare più tempo alle imprese significa consentire una maggiore adesione al CPB e ciò dovrebbe essere anche nell'interesse del legislatore, ragione per la quale l'ANC chiede che sia disposta la proroga della scadenza al prossimo 30 novembre.
Si ricorda che i titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni che svolgono attività in Italia, possono concordare preventivamente con l'AE i redditi e i valori della produzione netta per i 2 anni successivi, al fine di predeterminare le imposte dovute.
In pratica, l'AE formula una proposta di determinazione del reddito e del valore della produzione netta con validità di 2 anni che il contribuente può accettare o meno.
Il vantaggio per il contribuente consiste essenzialmente nella predeterminazione del reddito e nell'applicazione di un'imposta sostitutiva ad aliquota fissa per la parte di reddito concordato che eccede quello del periodo d'imposta precedente, non essendo invece previste semplificazioni contabili né dichiarative. Essendo gli imponibili predeterminati, il contribuente può essere soggetto ad accertamento solo se ricorre una causa di decadenza dal concordato.
Decorso il biennio oggetto di concordato, se il contribuente ha conservato i requisiti necessari per potervi accedere e non sono insorte cause di esclusione, lo stesso può accedere ad un nuovo biennio di concordato (utilizzando il software che verrà reso disponibile per il periodo di imposta).
Possono accedere al CPB i soggetti IRPEF o IRES che:
- svolgono attività d'impresa o arte o professioni in Italia;
- applicano gli ISA o applicano il regime forfettario.
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Stefano Mazzocchi
- Dottore commercialista e docente di diritto tributario, Università di CatanzaroRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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