mercoledì 31/07/2024 • 16:33
L’ANC, con Com. Stampa 31 luglio 2024, ha commentato la proroga dal 31 luglio al 15 settembre della quinta rata della Rottamazione-quater.
redazione Memento
Il 31 luglio sarebbe dovuta scadere la quinta rata della rottamazione-quater, la cui proroga al 15 settembre è stata comunicata il 30 luglio alla stampa dal MEF. Vedi anche: Adempimenti e concordato biennale: approvato il Decreto correttivo del 27 luglio 2024. Il presidente dell’ANC, Marco Cuchel, nel comunicato stampa del 31 luglio spiega che questa volta il problema è che non solo la proroga arriva praticamente a meno di 24 ore dalla scadenza, ma che si tratta di un provvedimento che, nonostante coinvolga milioni di cittadini e imprese, è ancora privo di un atto che ne sancisca ufficialmente l’entrata in vigore. Sicuramente lo slittamento del termine è da ritenersi positivo, ciò anche in considerazione dell’importante carico fiscale di questo periodo, tuttavia l’ultimo intervento che il Governo ha varato in materia di definizione agevolata appare carente e destinato a limitare l’efficacia della misura nel suo complesso. In primo luogo, secondo l’ANC, sarebbe necessaria che l’introduzione della remissione in bonis per tutte le rate scadute della rottamazione-quater, le cui scadenze erano troppo ravvicinate ed eccessivamente onerose rispetto al piano di ammortamento. Permettere ai contribuenti che hanno omesso il versamento di una o più rate delle prime 4 o che le hanno pagate oltre i termini previsti di non decadere dai benefici della definizione agevolata sarebbe nell’interesse stesso dell’Erario, considerato che in caso di decadenza per molti di loro si prospetterebbe il fallimento con la conseguenza di veder vanificate le previsioni di recupero del gettito. Inoltre non risulta prevista, contrariamente alle indiscrezioni di questi giorni, la possibilità di una rottamazione-quinquies che permetterebbe ai contribuenti di regolarizzare tutte quelle cartelle notificate successivamente ai termini di adesione alla definizione agevolata della rottamazione-quater, con l’opportunità quindi di dilazionare il pagamento delle ulteriori somme dovute. Per questi motivi, ANC si augura che il Governo decida di intervenire con urgenza per quanto riguarda sia la remissione in bonis sia la possibilità di un provvedimento per una nuova definizione agevolata, in mancanza del quale la situazione diverrebbe irreversibile per molti contribuenti. Fonte: Com. Stampa ANC 31 luglio 2024
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Matteo Dellapina - Avvocato, Cultore in Diritto Tributario presso l’Università di Pavia
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