Decreto correttivo: cosa prevede il parere del Senato

La Commissione Finanze del Senato ha approvato un parere vincolante che prevede l’introduzione di un regime opzionale di imposizione sostitutiva per il reddito incrementale concordato, che si applica alla differenza tra il reddito concordato e quello del periodo precedente, con aliquote differenziate a seconda del punteggio ISA.

Questo regime mira ad incoraggiare l'adesione al concordato preventivo biennale, che si arricchisce di altre importanti novità.

Concordato preventivo biennale

La Commissione ha rilevato il carattere sperimentale del concordato preventivo biennale, sottolineando la necessità di garantire un equilibrio tra discrezionalità dell'Agenzia delle Entrate e tutela del contribuente. Ha proposto l'introduzione di un regime di premialità per i contribuenti aderenti, con possibili rateizzazioni e rinvio del versamento dell'acconto.

Inoltre, è stata suggerita l'opzione di un regime di imposizione sostitutiva per il reddito incrementale concordato, con aliquote differenziate basate sul livello ISA.

Adempimenti tributari

Per gli adempimenti tributari, si è chiesta un'estensione del termine per il versamento delle somme richieste da trenta a sessanta giorni, e si sono fatte osservazioni sul trattamento di fattori contingenti, condizioni per fuoriuscire dal regime concordatario, riporto di perdite, decadenza dal concordato in caso di maggiori imponibili o violazione fiscale penale, e l'applicazione di regimi premiali.

Infine, la Commissione ha suggerito di istituire un regime di tassazione premiale per soggetti con punteggio ISA superiore a 8, ridurre gli acconti per i nuovi imprenditori e quelli che escono dai regimi agevolati, e ha sollecitato il Governo a incrementare le tutele dei contribuenti, evitando strumenti induttivi di massa e focalizzandosi su casi con alti livelli di scostamento tra spese e redditi dichiarati.